Il Regno: quando o come?
“In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!» (…)”.
I farisei pensavano, come tutti noi, che Dio deve pur farsi vedere una volta o l’altra e pensavano che sarebbe venuto a premiare i buoni e a punire i cattivi e in questo modo, finalmente, inizierà il Regno di Dio dove noi buoni trionferemo, ammazzeremo tutti i cattivi e allora tutto il mondo sarà bello perché avremo ammazzato tutti i cattivi.
Questo il desiderio inconscio.
Circa il quando: ne siamo sempre preoccupati (basta considerare i discorsi e le preoccupazioni circa la salvaguardia del pianeta …), perché sappiamo che siamo a scadenza, quindi il quando è importante.
Gesù, al suo solito, non soddisfa i desideri dei “venditori del quando” che affollano anche la nostra epoca. Lui attira la nostra attenzione sul come: non quando, ma il fatto che il Regno, nella sua modalità precisa, è in noi, in mezzo a noi.
E il punto è proprio questo.
Realmente il Regno di Dio è in mezzo a noi, in Gesù Cristo che lo vive, nel figlio che ama i fratelli; è lui che testimonia l’amore del Padre, quindi Dio (o come lo si voglia chiamare) è già dentro un cuore che vive l’amore la gioia, la pace. È in questa gente che è tra noi (anche se sovente la giudichiamo “non dei nostri”), e quando noi siamo tra questa gente, allora è anche in noi. Quindi il Regno di Dio non è qualcosa di esterno, di visibile, no, è un cuore che conosce l’amore del Padre e vive l’amore dei fratelli.
Questo è il Regno di Dio. Non è questione né di cibo, di bevande, di date, né di potere, né di gloria, né di splendore; non è sorretto o nascosto da segreti mariani che saranno svelati tra poco. È nel cuore dell’uomo che vive l’amore: è l’uomo nuovo.
Sta a noi deciderci.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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