Buongiorno
mondo! Il Maestro oggi ribadisce a chi oppone resistenza al suo messaggio che :
"Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io
faccio sempre le cose che gli sono gradite" (Gv 8,21-30). Il volto del Dio
di Gesù è quello di un Padre che si prende cura, che non abbandona mai, che si
fa compagno di strada, che sostiene e infonde vita e amore con abbondanza e
gratuitamente a coloro che lo accolgono. Solo chi condivide e fa propria questa
prospettiva è reso capace di "fare cose che a Lui sono gradite". Gesù
non sta parlando di opere generiche, di "fare un qualcosa" per gli
altri, ma sta parlando dell'orientamento fondamentale dell'esistenza:
"cosa gradita" è praticare un amore simile a quello del Padre,
assomigliare a Lui nel nostro stile di vita. È attraversare questa esistenza in
un atteggiamento di dono continuo, in tutte le situazioni che la vita stessa ci
pone davanti, anche quelle create da persone che con facilità consideriamo
perdute. Soprattutto con quelle. L'amore del Padre non conosce limiti, si fa
prossimo a tutte e a tutti e invita fare altrettanto, così come siamo, con le
nostre fragilità e le nostre paure e resistenze. Quanto più comprendiamo questo
tanto più sperimenteremo come il Padre stesso si prende cura di tutto questo e
ci risana, ci riempie dei suoi doni, ci rende capaci "di compiere cose
gradite". So che tanti sono preoccupati spesso della loro incapacità ad
aprirsi al perdono, al dono totale. Lo sa anche il Padre: non ci vuole perfetti
con uno schiocco di dita, ci vuole amanti, appassionati dell'umanità, capaci di
assumerci giorno dopo giorno la fatica gioiosa del crescere in questa
prospettiva; un percorso accidentato, difficile, ma "Colui che mi ha
mandato è con me e non mi ha lasciato solo": per questo osiamo, ci crediamo,
scegliamo di vivere così, anche in questi tempi dolorosissimi di COVID-19. Un
abbraccio a tutte e tutti. Buona vita.
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