Maestri e discepoli
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».
Uno scriba in cerca di un Maestro e un discepolo in cerca del suo Signore. Ecco sintetizzato il testo di oggi.
Lo scriba, lui stesso maestro, intuisce di aver trovato un maestro che può insegnargli qualcosa di nuovo. Ma alla sua richiesta Gesù chiede la disponibilità ad abbandonare il "proprio nido, la propria tana", a uscire fuori e lasciar cadere le proprie sicurezze per entrare con il nuovo Maestro dentro quel Mistero assoluto che va oltre ogni nostra comprensione.
Al discepolo in cerca del suo Signore Gesù chiede di non assolutizzare nessuna relazione perché questa rischia di diventare idolatria. Anche a lui Gesù propone di seguirlo nel Mistero assoluto che apre alla vita nuova e definitiva ("Lascia che i morti…".
A ognuno Gesù propone la Via: camminare dietro a Lui passando dal nostro essere maestri a suoi discepoli, abbandonando tutte le nostre sicurezze, anche quelle su Dio, per lasciarci guidare dentro il respiro del Mistero assoluto da cui proviene ogni energia e vita.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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