Buongiorno
mondo! "Ed
egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei
fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia
madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei
cieli, egli è per me fratello, sorella e madre»" (Mt 12,46-50). Ci hanno abituato a pensare
continuamente al fatto che siamo chiamati a compiere la volontà di Dio (e già
qui il linguaggio l'abbiamo cambiato: Gesù parla del Padre/Madre e noi ci
mettiamo Dio. Sottigliezze? Non tanto, quando è in ballo l'immagine di Dio
stesso...). Quindi siamo stati educati a pensare che ogni cosa che avviene fa
parte della "volontà di Dio". Ti muore improvvisamente un figlio? È
la volontà di Dio, di un Dio che, come si sente dire, "coglie i fiori più
belli per tenerli con sé" ( ma che razza di Dio è uno che gode, con un
pizzico di sadismo, nel farci soffrire ? Non credo sia il Dio di Gesù
Cristo...). Il problema dunque è capire cosa sia questa "volontà" di
cui parla Gesù. Anzitutto "volontà" è associata non a Dio ma al
Padre/Madre. Ora, Gesù ci ha detto che la volontà del Padre suo e nostro è che
viviamo e viviamo in pienezza, già a partire di qua, non solo nell'aldilà. Il
Padre/Madre "lavora", continua l'opera della creazione (che è
iniziata ma non ancora terminata, ce lo ricorda Paolo) affinché ogni uomo possa
giungere alla pienezza della sua umanità, nello splendore della sua dignità. E
la pienezza dell'umanità è rappresentata da Gesù di Nazareth, il Figlio nel
quale siamo invitati a diventare figli. La proposta di Gesù, che compie la
volontà del Padre/Madre, è portare ogni uomo a realizzare in pienezza la
propria umanità, vivendo la dimensione di figlio e fratello. Ecco perché Gesù
rifiuta la triade Dio-Patria-Famiglia, per proporre in alternativa la novità
evangelica: dal Dio da servire al Padre/Madre da amare; dalla Patria come luogo
di identità che esclude al Regno che tutti accoglie; dalla Famiglia in cui le
relazioni sono esclusivamente verticali e di potere alla Comunità dove ognuno
si fa servo della vita dell'altro. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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