Buongiorno
mondo! Per illuminare la parola evangelica (Lc 21,20-28) di oggi e per dare la
sveglia a tutti i teorici dell'ira divina, ai predicatori delle fiamme
dell'inferno, ai profeti di sventura che vedono solo macerie in questo nostro
tempo, ai nostalgici del bel tempo che fu, ai terroristi delle anime che
procurano solo scrupoli devastanti che generano paure e sottomissione, ai
visionari e alle visionarie che si macerano di digiuni, di penitenze e di
(autentiche?) preghiere, a coloro che attendono con impazienza il giorno
della vendetta del nostro Dio all'insegna del "ve l'avevo detto io!",
a tutte e tutti coloro che girano con l'accendino in tasca pronti ad appiccare
qualsiasi rogo in difesa della "santa religione", a coloro che sono
convinti che si può odiare, escludere, abbattere "in nome di Dio, del MIO
DIO che è l'unico vero", a tutti costoro e a tanti altri regalo questi
bellissimi versi di Riensiru M.(n.b. nel testo non ci sono errori di battitura;
se qualcuno ne vedesse vuol dire che ha qualche problema!):
Dio
è seduta, tesse con pazienza, con perseveranza
E
con il sorriso che sprigiona come un arcobaleno
Sul
volto bagnato di lacrime
E ci
invita a non offrirle soltanto i cenci
E i
brandelli della nostra sofferenza
E
del nostro lavoro.
Ci
domanda molto di più:
Di
restarle accanto davanti al telaio della gioia
Ed a
tessere con lei l'arazzo della nuova creazione.
Un
abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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