Buongiorno
mondo! "Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo
è con loro?" (Mt 9,14-15). Gesù si presenta come il Dio-con-noi e lui
stesso dirà ai suoi: "Ecco, io sono con voi per sempre...". La
coscienza forte della sua presenza nella nostra storia, il suo continuo farsi
prossimo a noi tutti ci invita vivere in profondità la dimensione della festa
nella nostra quotidianità. Non siamo "vispe terese", persone
distratte, lontane dalle fragilità dei fratelli e delle sorelle che sono con
noi; pur coscienti del dolore del mondo entriamo in esso vestiti "a
nozze" perché il Maestro continua ad accompagnare i nostri passi.
Smettiamo dunque gli abiti del lutto, le facce perennemente tristi di chi vede
solo sventura e male in ogni cosa. Il Padre non ha bisogno dei nostri digiuni,
ma di cuori allenati ad amare nel suo stile, di cuori che sanno apparecchiare
banchetti di vita, di speranza, di cuori che si fanno prossimi e condividono
gioie e speranze. Se la legge prescrive il digiuno, noi rispondiamo con la
condivisione; se la legge impone il sacrificio, noi rispondiamo con la
misericordia; se la legge obbliga alla stretta osservanza, noi rispondiamo con
la libertà che viene da un cuore che ama appassionatamente, come il cuore del
Padre. E a chi ci rimprovera di essere irrispettosi della legge e della
prescrizione canonica, noi diciamo che non possiamo che essere così perché
abbiamo ricevuto il nostro evangelo, il felice annuncio che fa di noi persone
felici e libere. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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