Donne e Uomini delle Beatitudini
Santa Caterina da SienaMt 11,25-30
"Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli (…)".
"Queste cose" sono le Beatitudini, la nuova proposta del Regno di Dio che si manifesta in Gesù e in tutte e tutti coloro che nella vita accettano di farsi piccoli e porsi dalla parte dei piccoli della storia, quelli che agli occhi dei più non contano nulla, quelli che sono in fuga da guerre e orrori vari, quelli che nessuno vorrebbe accanto a casa, quelli che "si potrebbe evitare di far vedere certe immagini". Papa Francesco ricorda sempre, con parole diverse, che non è la religione a salvarci e unire l'umanità, ma l'esperienza della fede e della fede in Gesù risorto e liberatore. Non abbiamo bisogno di sedicenti "sapienti e intelligenti" che sembrano saperne una più del papa, non abbiamo bisogno di "guardiani della religione" che si ergono a giudici. Non abbiamo bisogno nemmeno di coloro che si accodano per far sentire i loro lamentosi cori di "profeti di sventura", pronti a inginocchiarsi per chiedere perdono alla Maestà divina, ma incapaci di inginocchiarsi davanti al dolore e alla sofferenza di una sorella o un fratello. Non abbiamo nemmeno bisogno di "sacerdoti sdegnati" che fanno dell'Eucaristia un rito a lode e gloria della loro sete di potere mascherata da una falsa pietà che si avvolge su se stessa e non degna di uno sguardo il ferito al bordo della strada. Abbiamo il Maestro che ci offre le Beatitudini: questo ci basta e ci spinge a farci compagni di viaggio come popolo della senape nella costruzione del Regno.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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