Farsi pane
"Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano".
Giovanni, rispetto ai sinottici, è forse l'evangelista che ha sottolineato con maggior forza il carattere eucaristico di questo segno posto da Gesù.
Nella nostra tradizione abbiamo insistito per così tanto tempo e in grande misura sulla dimensione sacrificale dell'Eucaristia che ci siamo dimenticati di altri aspetti della Cena del Signore, e, a mio avviso, forse più vicini al senso della fractio panis voluta da Gesù.
Forse è il caso di recuperare il senso della celebrazione considerata come segno della comunione e della fraternità che avrà il suo compimento nel Regno. Eucaristia e condivisione sono un binomio inscindibile se non si vuole tradire il mandato espresso da Gesù nel "Fate questo in memoria di me".
Purtroppo, sovente, le nostre preoccupazioni si limitano a verificare se colui che presiede pronunci o meno, in dovuta forma, le prescrizioni del rituale. Ci poniamo il problema se si debba ricevere il corpo di Cristo in bocca o sulla mano.
Nel frattempo, la mano tesa di colui che chiede elemosina resta sempre più vuota.
Quando manca la fraternità anche l'Eucaristia è di troppo. Quando non vi è giustizia, quando non si vive in maniera solidale, quando non si opera per cambiare le cose, quando l'urlo dei sofferenti, dei fragili, degli esclusi resta sempre più muto, la celebrazione dell'Eucaristia perde il suo valore e il suo significato.
Questo è il mio credo. Celebro l'Eucaristia ogni giorno però subito dopo mi siedo alla tavola dei poveri, degli esclusi, dei fragili. Se l'accogliere con gratitudine il corpo del Signore che mi offre se stesso non mi porta a farmi pane significa che non ho compreso molto dell'Eucaristia. Se un Dio che si fa pane mi mette a disagio, allora è meglio che cambi dieta e mi metta a mangiar patate. Mi parrebbe più onesto e sincero nei confronti di quel Dio che dico di glorificare con riti vuoti e stantii.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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