lunedì 19 aprile 2021

Buongiorno mondo!

 Pane, non croissants!



Gv 6,22-29
"In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo".


Gesù ci avvisa: è necessario lavorare, bisogna guadagnarsi l'alimento, non soltanto quello che finisce ma quello che dura senza fine dà vita definitiva. Occorre comprendere che il pane contiene l'amore, e questo è l'alimento che realmente mantiene e sviluppa la vita dell'uomo, ciò che lo rende davvero tale e lo realizza.
Per comprendere il segno che Gesù ha posto, la moltiplicazione/condivisione dei pani, non è sufficiente assistervi passivamente ma è necessario entrare nel significato che contiene. Il pane era un segno che esprimeva l'amore e lo conteneva. Non vi è amore senza dono di sé e non vi è dono di sé senza una reale comunicazione e condivisione dei beni.
Ogni Eucaristia celebrata che non porta a lottare contro ingiustizia ed egoismo non esprime quanto il Maestro ha voluto consegnare. Ogni forma di culto eucaristico che non produce frutti di giustizia non è in linea con la vita e lo stile di Gesù. Volenti o nolenti, questo è. E ogni forma di spiritualità eucaristica che riduce l'Eucaristia a un semplice e puro atto di culto fine a se stesso o "ad majorem Dei gloriam" ma che non educa e non apre vie di umanizzazione, non può provenire dagli insegnamenti e dalla vita di Gesù. E su questo io non me la sento di discutere e tanto meno di avallare e riconoscere quelle spiritualità melense che adorano il Corpo di Gesù "vero uomo e vero dio" ma non osano riconoscerne le sembianze nel fratello o nella sorella di ogni giorno, anche quelli di colore più scuro delle nostre bianchissime e purissime anime!


Un abbraccio a tutte e tutti. Buona vita.


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