Occhi del cuore…
Gv 16,16-20
"In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete» (…)".
Purtroppo la traduzione non rende, ed è, effettivamente, difficile da rendere.
Giovanni usa due verbi che sono stati resi in un unico verbo in italiano: "Vedere". Ma se Giovanni usa due verbi … vedi un po'… forse qualche differenza c'è … Teoreo e Orao, scritti così, ex abrupto, senza stare a cavillare su accenti e spiriti aspri della lingua greca (non fate domande, fidatevi).
Theoreo, da cui viene l'italianissima Teoria, indica un modo di vedere le cose "ragionato": non è semplicemente un vedere visivo, ma un vedere che porta a raziocinio, un vedere "complesso", ragionato, insomma, un vedere che suscita riflessioni.
Orao va oltre: non è un "vedere" ma un percepire, un sapere che, anche in assenza fisica, tu ci sei: è la visione del cuore. Rendo l'idea?
Semplifichiamo a rischio di banalizzare: Theoreo (Vedo) che mia moglie si prepara a chiedermi di andare a fare la spesa. Ragionamento conseguente: oddio, il pomeriggio è andato.
Orao (vedo) che mia moglie mi ha preparato una buona cenetta: si prepara una serata… interessante.
Ecco la differenza, grosso modo e per non farla lunga: Theoreo: logica; Orao, relazione.
Quando Gesù parla in questo modo indica decisamente il passaggio da una visione fatta di ragionamento che si sforza di comprendere per possedere ("ho visto Gesù! Ossignur..."), a una relazione che cresce nella complicità e nell'amore vicendevole, nutrita dal dono e dal perdono ("Dove due o tre...", mi fido, aderisco alla sua proposta).
"Vederlo" a partire dalla nostra comprensione significa perderlo, a un certo punto.
"Vederlo" in una relazione affettiva e amicale significa superare la presenza fisica e percepire in ogni istante, come nel caso dell'amata/o, la sua presenza come preziosa e imperdibile: vitale.
Come sempre, a noi la scelta.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
P.S. Chiedo scusa se per esemplificare ho usato dei luoghi comuni, ma era il modo più breve per aiutare a comprendere.
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