venerdì 31 luglio 2020

Buongiorno

Buongiorno mondo! Oggi il Maestro è in visita al suo paesello e subito il laccio delle mormorazioni comincia a stringersi attorno a lui: "


mercoledì 29 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! "Chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno" (Gv 11,19-27), dice il Maestro a quanti convenuti per la morte del suo amico Lazzaro. L'accento non è posto tanto sul fatto che Gesù risusciti i morti, ma che egli dia la possibilità di una vita che superi la morte stessa; una vita di una qualità talmente superiore che va al di là del potere della morte; potere che trova espressione e visibilità in tutte le forme di oppressione e di violenza esercitate nei confronti dell'umanità, quand'anche queste fossero di natura religiosa (e anche noi qui siamo esperti). Gesù ci invita a costituire comunità dove la vita sia celebrata e vissuta, dove l'amore accolto e condiviso sia l'unico percorso per far crescere l'umanità: Comunità dove ognuno è messo in grado di vivere e non di sopravvivere, comunità dove la parola che circola non sia il canto ammaliante di sirene alienanti che propongono il "tutto-qui-e-ora-a-poco-prezzo" a discapito degli altri, dove ogni "all inclusive" sia rivolto davvero a tutti e non a pochi privilegiati e riguardi tutti gli aspetti fondamentali della vita, non solamente quelli di un villaggio turistico. Chiese che si fanno compagne di vita di ogni uomo e di ogni donna, senza l'illusione di essere maestre in tutto, ma con il cuore centrato sul bene di ogni uomo e di ogni donna. Ecco a cosa ci chiama il Maestro: a fare sì che la vita sia davvero di una qualità tale da superare la morte. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

martedì 28 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! "Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro" (Mt 13,36-43), con queste parole si conclude la “spiegazione” (ho già detto che il Maestro non spiega le parabole, questo è materiale redazionale) che, in privato, Gesù offre della parabola della zizzania nel campo. Chi sono questi "giusti"? Non certamente quelli che sono andati a strappare la zizzania: questo è un compito di Dio e, malgrado le nostre tentazioni non troppo velate, a Lui dobbiamo lasciarlo. I "giusti" sono tutte e tutti coloro che hanno accolto il messaggio delle Beatitudini e l'hanno vissuto fino alla fine, facendo della loro vita un dono. Come ormai si comprende facilmente, il criterio anche questa volta non è quello dell'obbedienza ma quello della "somiglianza": chi accoglie e fa proprio lo stile di vita del Maestro diventa a sua volta sorgente di luce ("voi siete luce del mondo") non per una dottrina professata ma per una vita vissuta sulle orme del Maestro. Mi dispiace quando vedo nelle nostre comunità la presenza di uomini e donne armati di "falce" (solo falce, eh.... ) che assumono con facilità il ruolo di mietitori e dividere così grano da zizzania. E il tutto nella più profonda convinzione di essere benedetti da Dio nel fare questo. Gesù invita a guardare il grano e a lasciar alle mani del Padre la zizzania: solo così possiamo essere luce. E la luce non ha bisogno di lottare contro le tenebre: quando c'è lei, non possono esservi tenebre di sorta. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

lunedì 27 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! Oggi il Maestro ci ricorda che "Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami" (Mt 13,31-35). Se il profeta aveva paragonato il regno d'Israele a un cedro maestoso posto su una collina, Gesù cammina esattamente sul fronte opposto: un piccolissimo seme che da origine ad un arbusto nel giardino di casa: ecco l'immagine del Regno di Dio, cioè della sua proposta di vita per la nostra umanità. Il seme è piccolo, ma così può arrivare dappertutto, infilandosi anche nei più piccoli anfratti della storia. Siamo noi quel seme, noi che non crediamo alla forza della grandezza, noi che stiamo in fila con i piccoli della storia insieme al nostro Maestro. Noi che sappiamo gustare le piccole gioie della vita come segni dell'abbraccio che ogni giorno il Padre ci offre. Noi che crediamo alla logica del costruire insieme un pezzo alla volta piuttosto che magnificare i monumenti aridi e vuoti costruiti sulle spalle dei poveri, intrisi di corruzione e spacciati per segni di un falso benessere di chi si occupa e si preoccupa solo di sé. Siamo piccoli, ma siamo figli amati, fratelli e sorelle in cammino per dare all'umanità speranza, vita e gioia. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

giovedì 23 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! Oggi il Maestro ci ricorda la cura che il Padre usa nei nostri confronti: "... ogni tralcio che porta frutto (il Padre) lo pulisce, perché porti più frutto" (Gv 15,1-8). Sono andato a rivedermi il testo originale e la traduzione che abitualmente conosciamo recita: "... il Padre lo pota....". La cosa sinceramente mi ha lasciato un po' perplesso. Credo che Gesù abbia voluto dire piuttosto " lo pulisce" lo "purifica". Un certo spiritualismo sadico e masochista infatti ci ha presentato Dio come un agricoltore pazzo che va in giro potando qua e là: è morto quel tale.... Il Signore ci pota per farci più bravi! Ma si può?!? No, non credo che Dio agisca così. Egli "pulisce" la sua vigna perché possa dare un buon frutto, ossia perché ogni uomo e ogni donna possano vivere l'esistenza in piena dignità. Evitiamo di attribuire a Dio quelle "potature" che il mestiere di vivere ci fa affrontare. Il nostro è un Dio che vivifica, non che mortifica! Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

mercoledì 22 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! Oggi nel Vangelo ci viene detto che "Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore»” (Gv 20,1-2.11-18). È quanto ogni discepolo cerca di fare con la sua vita: dire a tutti: "Ho visto il Signore". Ho visto il Signore nel fratello solo, nella sorella in difficoltà, nel sorriso di un bambino, nel grazie di un anziano, nella parola di speranza che quella persona mi ha regalato. Ho visto il Signore e il mio cuore si è riempito di speranza e di gioia. Ho visto il Signore e so che non siamo soli. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

martedì 21 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! "Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre»" (Mt 12,46-50). Ci hanno abituato a pensare continuamente al fatto che siamo chiamati a compiere la volontà di Dio (e già qui il linguaggio l'abbiamo cambiato: Gesù parla del Padre e noi ci mettiamo Dio. Sottigliezze? Non tanto, quando è in ballo l'immagine di Dio stesso...). Quindi siamo stati educati a pensare che ogni cosa che avviene fa parte della "volontà di Dio". Ti muore improvvisamente un figlio? È la volontà di Dio, di un Dio che, come si sente dire a volte, "coglie i fiori più belli per tenerli con sé" ( ma che razza di Dio è uno che gode, con un pizzico di sadismo, nel farci soffrire ? Non credo sia il Dio di Gesù Cristo...). Il problema dunque è capire cosa sia questa "volontà" di cui parla Gesù. Anzitutto "volontà" è associata non a Dio ma al Padre. Ora, Gesù ci ha detto che la volontà del Padre suo e nostro è che viviamo e viviamo in pienezza, già a partire di qua, non solo nell'aldilà. Il Padre "lavora", continua l'opera della creazione (che è iniziata ma non ancora terminata, ce lo ricorda Paolo) affinché ogni uomo possa giungere alla pienezza della sua umanità, nello splendore della sua dignità. E la pienezza dell'umanità è rappresentata da Gesù di Nazareth, il Figlio nel quale siamo invitati a diventare figli. La proposta di Gesù, che compie la volontà del Padre, è portare ogni uomo a realizzare in pienezza la propria umanità, vivendo la dimensione di figlio e fratello. Ecco perché Gesù rifiuta la triade Dio-Patria-Famiglia, per proporre in alternativa la novità evangelica: dal Dio da servire al Padre da amare; dalla Patria come luogo di identità che esclude al Regno che tutti accoglie; dalla Famiglia in cui le relazioni sono esclusivamente verticali e di potere alla Comunità dove ognuno si fa servo della vita dell'altro. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

lunedì 20 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! La giornata del Maestro si apre con un battibecco: "«Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno». Ed egli rispose: «Una generazione perversa e adultera pretende un segno! (...)" (Mt 12,38-42). I farisei e gli altri mica han capito che il segno era Lui, no! Volevano altro, volevano essere stupiti, ammaliati, per poi trovare l'accordo, per fare l'inciucio con quel Maestro che stava loro sulle scatole. Oggi non siamo molto diversi: in cerca del sensazionale per poter credere, dimentichiamo che i primi segni della sua presenza e del suo messaggio siamo noi. Siamo i segni di un Dio amante della vita che vuole dire questo a tutti e ha scelto ciascuno per dirsi e darsi a tutti. Eppure, come tanti farisei, cerchiamo segni, trascurando gli eventi e le persone che ci parlano di Lui! Ecco la perversione della nostra cultura: l'aver scambiato l'apparire con l'essere. Per questo siamo diventati sordi e ciechi alla sua presenza, ineffabile, ma impastata della carne dei piccoli e dei poveri della storia, primi segni della sua "assente" Presenza. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

venerdì 17 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! Oggi il Maestro ci ricorda che la regola fondamentale del Regno è "Misericordia io voglio e non sacrifici" (Mt 12,1-8). Nella teologia biblica la misericordia è uno degli attributi che qualificano l'essenza di Dio. Ora, Gesù chiede misericordia, ossia non tanto porre un atto misericordioso una tantum, ma adottare uno stile di vita che sia trasparenza dello stesso stile di Dio, che riveli il suo volto, il suo cuore. E la misericordia divina non deve essere considerata solo in funzione di quella realtà che chiamiamo peccato, quanto piuttosto il prendersi cura della felicità di ogni persona, il nostro porci accanto ad ognuno perché possa vivere in pienezza la sua vita affinché a sua volta diventi sorgente di vita e di amore per altri. È il sogno del Padre: un'umanità che adotti il suo stile di vita, uno stile che comunica e fa crescere la vita. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

giovedì 16 luglio 2020

Buongiorno

Buongiorno mondo! Ecco con quali parole il Maestro apre la nostra giornata: "Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò" (Mt 11,28-30). Gesù parlava a tutti coloro che erano gravati dal peso di una legge insostenibile, una legge che si rivelava fallimentare perché capace solamente di farti sentire in debito con Dio, perennemente in colpa, incapace di fedeltà nell'osservanza. Lo stesso può avvenire a noi, quando la legge sostituisce l'amore facendoci perdere di vista il punto centrale del Vangelo che è il bene dell'uomo. A tutti coloro che vivono l'esperienza penosa del gravame della legge, vissuta come un peso che opprime, il Maestro si pone come ristoro, ossia come Colui che permette di rifiatare. E' come se dicesse: "Sarò io il tuo ossigeno, la tua aria nuova". Ecco, dobbiamo solo avere il coraggio di respirare a pieni polmoni questa aria nuova, l'unica in grado di renderci donne e uomini nuovi: l'aria delle Beatitudini. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.


mercoledì 15 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli..." (Mt 11,25-27). Con queste parole apre la nostra giornata il Maestro. Chi sono tali dotti e sapienti? Tutti coloro che restano chiusi alla novità del vangelo, attaccatissimi alla difesa di una tradizione che fino ad allora aveva loro assicurato il potere: il potere di porsi come mediatori tra il popolo e Dio. Gesù annuncia che solo chi accoglie l'amore del Padre perché ne ha semplicemente bisogno, solo costui può entrare nella novità del Vangelo. Il dotto e il sapiente che vivono chiusi nel loro piccolo mondo non potranno mai assaporare la dolcezza dell'amore del Padre e impediranno ad altri di farlo, erigendo barriere e muri di leggi per codificare qualsiasi aspetto della vita umana, perché, lo sappiamo, quanto più si "codifica" tanto più si controlla! Gesù apre alla vita, all'amore e questo ci chiede di fare, tenendo come punto fisso il bene dell'uomo. Questo ci condurrà al volto del Padre. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

martedì 14 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! "...Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite...". Vedere un Gesù arrabbiato non è poi così raro e strano e non deve farci temere. La sua arrabbiatura si dirige verso l'ostinazione, il perseverare nella chiusura delle proprie convinzioni tra le quali nemmeno Dio riesce a trovare posto. Proprio lì dove il Maestro ha posto dei segni ben visibili della presenza del Dio-con-noi, lì dove ha invitato ad accogliere questo Dio che si fa compagno di viaggio, che non chiede nulla se non di essere accolto, lì la durezza di cuore ha il sopravvento: meglio tenersi un immagine di Dio tradizionale, che si accontenta di qualche sacrificio, di un po' di culto, di qualche operetta di carità (non troppa però, c'è la crisi!!!), ma che non rompe le scatole volendo condividere la nostra vita per poterci fare assaporare la sua. E se poi sterminiamo anche qualche nemico (Israele e Palestina pregasi prestare attenzione) per "dare gloria a Dio", ben venga: entreremo in paradiso con qualche stelletta sulle spalle.
Davvero? In paradiso? "E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!" Sic transit gloria mundi. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

lunedì 13 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! "Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato" (Mt 10,34-11,1), con queste parole il Maestro chiarisce che da ora in avanti il messaggio passa attraverso la fragilità della carne dell'umanità. Quale messaggio? Il fatto che Dio è amore e vuole offrire a tutti e a ciascuno la possibilità di entrare in questo fiume d'amore e di vita fino a diventare come Lui. Il suo volto passa attraverso il volto di Gesù e quindi dal volto di tutti coloro che scelgono di seguire la strada delle Beatitudini come lo stile di vita di Dio stesso. Non ci viene chiesto altro se non di essere trasparenza della presenza di un Dio che ama tanto l'umanità da farsi uno con lei perché essa possa farsi una con Lui. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

venerdì 10 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! Oggi il Maestro ci offre questa indicazione: “Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi" (Mt 10,16-23). Prudenza e semplicità, ecco cosa chiede Gesù ai suoi. È vero che annuncia loro persecuzione, ma siamo chiari: Gesù chiede di essere disposti a donare la vita, questo sì, ma non di cercare la morte "ad majorem Dei gloriam", a tutti i costi. I discepoli, e in questo ci differenziamo da altri, non sono dei kamikaze. Siamo donne e uomini che propongono, senza imporre, la via del Vangelo, con quella prudenza e trasparenza che hanno caratterizzato la vita del Maestro (Gesù stesso non si è fatto facilmente catturare, malgrado le occasioni non siano mancate ai suoi nemici, e a volte ci sono arrivati davvero vicino). Viviamo immersi in una cultura dove pare che la verità sia la prerogativa di chi grida di più, di chi si impone, di chi si fa sentire, di chi scende in piazza ad ogni occasione.  A volte mi chiedo quale sia la differenza tra un muezzin che urla dal minareto e alcuni modi di proclamare la via del vangelo, ammettendo che si stia parlando del Vangelo di Gesù. Prudenza e trasparenza: la testimonianza della vita sulle orme del Maestro parla più di molte parole urlate al vento. Non proponiamo una dottrina ma uno stile di vita mutuato dallo stile del Maestro. Non siamo maestri ma semplici testimoni. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

giovedì 9 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! Il Maestro continua nella stessa direzione di ieri: "Andate, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt 10,7-15). Dio è vicino a ciascuno e i segni della sua presenza sono tutti segni di vita. A ognuno è offerta la possibilità di essere un portatore di vita, di essere una porta che apre alla vita. Questo è essere segni della presenza di Dio. Ma il segno più paradossale nella nostra cultura è quello della gratuità: Dio non chiede nulla in cambio, assolutamente nulla se non di essere accolto. Sarà proprio la gratuità della vita e dell'amore a cambiare il cuore dell'uomo e il mondo stesso. Percorrere il sentiero della gratuità significa aprire una porta sull'infinito, dove il dono ricevuto diventa ragione e motivo di scambio perché altri possano godere in pienezza della vita. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

mercoledì 8 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! "...predicate che il regno dei cieli è vicino..." (Mt 10,1-7) è quanto chiede Gesù ai suoi mandati in missione. Sappiamo che l'espressione regno dei cieli è un modo di dire per indicare Dio stesso (non diciamo anche noi nella nostra lingua "grazie al cielo"?! e certo non pensiamo all'atmosfera...). Quindi il Maestro manda i suoi a dire che Dio è vicino, anzi che non lo si deve neppure cercare: egli chiede solamente di essere accolto. È il Dio-con-noi che si fa prossimo all'umanità e sceglie di farlo attraverso l'umanità: quella di Gesù ieri, della nostra oggi, per comunicare quell'amore generatore di vita capace di far crescere e maturare fino al divino la nostra natura. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

martedì 7 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! Oggi il Vangelo ci ricorda che "Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno" (Mt 9,32-38). Predicare il vangelo del regno: è un'espressione per annunciare la presenza del Padre, del Dio-con-noi in mezzo a noi. Dio ha scelto di dimorare con noi non più imponendo leggi e precetti, ma comunicandoci il suo amore, la sua voglia di amarci. E Gesù, il Figlio, Colui che assomiglia al Padre, con i suoi atteggiamenti, le sue parole, i suoi comportamenti ce lo fa capire. È ora di finirla con quella mentalità legalista che nasconde il volto di Dio seppellendolo sotto una valanga di leggi, leggiucole e leggine. Dio non è un codice di comportamento, ma amore e vita offerta a ciascuno perché ognuno trovi la sua piena felicità. Questo è il progetto dell’Amore, l'idea fissa che aveva fin dall'inizio. A noi accoglierlo e lasciarci amare per far crescere la nostra umanità fino a farla divenire divina, perché Lui non è geloso di questo, tutt'altro! Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

lunedì 6 luglio 2020

Buongiorno

Buongiorno mondo! Oggi nel Vangelo ci viene raccontata la guarigione di quella donna che da parecchi anni subiva gravi perdite di sangue. “Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata” (Mt 9,18-26). Ecco un bellissimo esempio che ci aiuta a chiarire ciò che intendiamo quando parliamo della differenza esistente tra religione e fede. Fede è anzitutto accogliere ciò che Dio fa per me, più che ciò che io faccio o posso fare per Lui (religione). Ecco qui il Dio di Gesù all'opera: il Dio che vuole la nostra felicità, disposto al dono del Figlio pur di aiutarci a sconfiggere tutto ciò che non concorre al bene dell'uomo, alla sua felicità. Aderire a questa fede vuol dire allora mettersi risolutamente in cammino dietro al Maestro per portare vita là dove essa è mortificata. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

venerdì 3 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! Oggi festa di San Tommaso, grazie al quale abbiamo l'ultima beatitudine dl Vangelo di Giovanni: "Beati quelli che pur non avendo visto hanno creduto" (Gv 20,24-29) (la prima è quella relativa all'Ultima Cena, quando Gesù ricorda, dopo la lavanda dei piedi: "Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica"). Il disperato bisogno di credere di Tommaso genera la più alta espressione di fede che troviamo nei testi evangelici: "Mio Signore e mio Dio!". Tommaso ha un disperato bisogno di credere; per lui, l'unico disposto ad "andare a morire" con il Maestro, non può essere finito tutto sulla croce: il dono della vita non può essere annullato dalla morte e da "quella" morte. È un invito ad andare "oltre". La proposta di Gesù non è fatta per i monoliti, che stanno ben fermi nelle loro posizioni, ma è per tutte e tutti coloro che osano, che fanno "dell'oltre" il loro orizzonte infinito, che volgono lo sguardo su un "al di là" che non è alienante rispetto a "l'al di qua", che non si perdono nella ricerca e nel rimpianto di un "paradiso perduto", ma lavorano con il Padre e il Figlio, immersi nello Spirito, alla costruzione di un giardino di vita che comincia nell'oggi del nostro esistere. Lo stesso giardino in cui era stato sepolto l'autore della vita, dato per finito, ora si svela come luogo della vita, paradiso per chi crede "oltre" Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

giovedì 2 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! “Coraggio, figlio, ti sono perdonati i tuoi peccati” (Mt 9,1-8).Nella cultura religiosa in cui Gesù ha vissuto, la malattia era considerata sempre "legata" in qualche modo al peccato. "Non insistere, fratello, se sei messo così, vuol dire che hai combinato qualcosa che ha offeso e fatto arrabbiare l'Onnipotente, benedetto il Suo nome santo": queste erano le parole che più o meno avremmo potuto sentire quel giorno ( ma succede anche oggi, e non di rado!). Da una visione distorta di Dio, una visione distorta dell'uomo. Questo modo di considerare Dio alla stregua di "giustiziere" sempre pronto a punire, castigare, distruggere, diabolicamente attento alle nostre più piccole trasgressioni per coglierci in fallo non fa parte della proposta di Gesù. Siamo liberi di considerare Dio come vogliamo (e di fatto lo facciamo), ma se ci mettiamo alla sequela del Maestro, allora dobbiamo essere disposti a mettere in crisi tutte le immagini di Dio che ci siamo fatti e disporci all'incontro con la Vita. Gesù fa soffiare dentro la storia la novità del perdono in maniera nuova. Sarebbe anacronistico leggere questi testi alla luce della nostra teologia sul perdono sacramentale. Per Gesù liberare qualcuno dal peccato era liberarlo dalla sofferenza più lancinante, la sofferenza dell'umiliato perché giudicato un indesiderabile e un maledetto da Dio. Da questo punto di vista, nelle nostre comunità abbiamo ancora parecchia strada da fare, visto che abbiamo ridotto il perdono a un semplice affare privato. Anzi, spesso e volentieri dopo aver ricevuto il perdono ci rivestiamo della veste di giudici e ricominciamo a escludere, a giudicare, a emarginare "in nome di Dio, che benedetto sia il Suo Nome". Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

mercoledì 1 luglio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! Dopo che ha liberato due indemoniati mandando i demoni nei porci che si gettano in mare, "tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio" (Mt 8,28-34). Bel modo di ringraziare verrebbe da dire! Ma a quella gente Gesù aveva guastato la tranquilla routine dell'ordinario. Non aveva messo in un angolo remoto e nascosto, vicino a dei porci, i due poveretti: li ha aiutati e liberati, facendosene carico. Ma questo ha dato parecchio fastidio, perché lo sappiamo bene che dove occhio non vede... Succede a volte anche da noi, solo che spesso tale attività di occultamento o di indifferenza riusciamo a farla anche in nome dello stesso Dio che diciamo di servire. Anche oggi il Vangelo ci propone di scegliere: o allontanare il Maestro o ospitarlo, con tutte le conseguenze del caso. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.