La Via
Gv 14,1-6
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: Vado a prepararvi un posto? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».
"Io sono la via, la verità e la vita", così ha detto Gesù ai suoi. Agli inizi, il cristianesimo era chiamato "la Via", un percorso, uno stile da acquisire che parlasse il linguaggio delle beatitudini. Non era una norma, non era quel complesso di norme e strutture (e sovrastrutture) che poi sarebbe diventato. Anche i nostri vescovi, in un impeto di acume illuminato che riesce a meravigliare ancora oggi, nella presentazione dei Catechismi hanno scritto "Catechismo per la VITA cristiana", non per la dottrina cristiana. Ce la giochiamo ancora qui, anche oggi, con il Maestro che si propone come Via, come percorso che avvicina a quella Verità che si disvela progressivamente ad ogni donna e ogni uomo che cercano, lottano e si battono perché davvero la vita sia cosa degna, umana, tanto umana da essere finalmente divina. Non siamo possessori di verità che escludono, ma umili viandanti che cercano, ascoltano, si fanno compagni di strada per arrivare a generare vita dentro e attorno a noi.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.