venerdì 19 marzo 2021

Buongiorno mondo!

Con Giuseppe


Mt 1,16.18-21.24

Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore.


Nell'anno 70 Vespasiano , proclamato nuovo imperatore mentre stava soffocando nel sangue la rivolta giudaica, marcia verso Roma dove viene ricevuto e acclamato con due titoli ben precisi: "Benefattore" e "Salvatore".

Qualche anno dopo, un uomo ignoto ai più si accinge a mettere per iscritto qualcosa che ritiene importante per la piccola comunità di cui fa parte e alla quale vuol lasciare qualcosa di importante: un'opera letteraria straordinaria in cui presenta il suo "Salvatore". Non si tratta però di Vespasiano ma di un uomo chiamato Gesù, proveniente da un piccolo villaggio della Galilea, crocifisso per mano del "benefattore" del tempo ma non sconfitto: risorto!

A differenza della storiografia di corte, la narrazione della nascita di Colui che segnerà anche il modo di contare il tempo (prima di Lui e dopo di Lui) avviene in maniera straordinariamente ordinaria, per degli occhi "normali". Per chi sa leggere dentro le righe, spesso storte, della storia, questa ordinarietà rappresenta invece un evento. E Matteo ce lo narra proprio così. In questa storia martoriata dai violenti, oppressa dai potenti, segnata dai grandi, si affaccia come un bimbo il Signore stesso della storia, il Creatore che assume il volto di un figlio per insegnarci a vivere da figli. E lo fa assumendoci dentro la sua stessa carne che d'ora in avanti sarà inscindibilmente unita alla nostra.

Tutto questo grazie al "Giuseppe", (come all'Abramo, come al Giacobbe, come al Mosé e via dicendo) di turno della storia che ha osato fidarsi di una Parola in cerca di tenda, di una Parola in cerca di carne per abitare in mezzo a noi al fine di farci diventare come Lui.

La storia si costruisce su "questi Giuseppe", non su quelli che per le loro gesta si proclamano "salvatori" e "benefattori".

Se siamo capaci di osare, "Giuseppe" siamo noi.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Un augurio speciale a tutti i papà, ma tutti però...



E come EVENTO. Vivi ogni giorno come un dono, nella gratuità e nello stupore della novità quotidiana. Inizia la tua giornata coltivando la consapevolezza dell'evento inatteso che avrà il volto dell'altro e dell'Altro. Sii sentinella vigile dell'inaspettato.

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