mercoledì 23 luglio 2025

Buongiorno, mondo!

Essere frutto


Gv 15,1-8

(…) Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.


Spesso davanti alle pagine della Scrittura in generale o dei testi evangelici in particolare ci viene quasi spontanea la domanda: “Cosa devo fare?”, “Che fare?”.

Quella di oggi è forse una di queste: “In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli”.

Potremmo leggere queste parole dicendo che “portare frutto” significa diventare discepoli. E credo sia questo quanto Gesù stia indicando. Egli, infatti, vive in una cultura religiosa dove l'ossequio scrupoloso verso le prescrizioni e i divieti della Legge era la via indicata per perseguire la fedeltà all'Alleanza. Riconoscere e obbedire alla Legge era restare fedeli all'Alleanza del Dio che si era fatto conoscere agli antenati con i quali aveva stabilito il suo patto. L'osservanza della Legge era la risposta, l'unica possibile, dell'uomo a Dio. 

Gesù rompe questo schema e invita a “portare frutto” non seguendo precetti o facendo buone opere. Per Lui, il “portare frutto” tocca la dimensione esistenziale di ogni persona. Si porta frutto realizzando quell'immagine e somiglianza che fa di noi degli esseri umani alla maniera di quel Dio che Gesù narra, svela, racconta, trasmette con il suo proprio stile e modo di vita. Non è dunque questione di fare qualcosa di buono ma di essere buoni, magnanini, misericordiosi come quel Dio di cui Gesù ci dice che siamo figli, come lui, e pertanto viviamo da fratelli e sorelle che costruiscono relazioni autenticamente umane. Colui che è Figlio ci rivela questa stessa nostra identità e ci propone di assumere nel nostro tempo lo stile di vita che lui ha assunto e sviluppato nel suo. Torniamo alla questione del brano di Marta e Maria a Betania: la parte buona è essere discepoli, non collezionisti compulsivi di buone azioni da allegare alla domanda di presentazione presso il Padreterno. Gesù ci chiede di essere. Il “fare” si declinerà nel nostro modo di essere umani.

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.


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2 commenti:

  1. Buongiorno…quando penso di essere a buon punto del mio cammino da “discepola” devo ricominciare da capo… come il Vangelo di Marco suggerisce…sono infatti una collezionista di punti da aggiungere alla mia cartella di bingo per completarla per poi, presentarla al Padre…Gesù mi chiede in primis di “essere”… Grazie Marilisa

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