venerdì 30 aprile 2021

Buongiorno mondo!

Il Padre, dimora degli uomini


Gv 14,1-6

"In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore".


Gesù ha appena fondato la sua comunità (cap 13), le ha dato come statuto il comandamento dell'amore, e ora si appresta a definire la relazione col Padre.

Il maestro ci tiene a sottolineare che i discepoli faranno parte della famiglia del Padre, ossia entreranno a far parte della sua dimora. Con questo Gesù non intende parlare di spazi o di luoghi, ma di una qualità relazionale totalmente nuova. Dio, l'Altissimo, l'Intoccabile, l'Innominabile, Lui stesso si fa dimora per l'umanità: tutte e tutti saremo come il Figlio "eis tòn kòlpon tou patròs, lett. nell'utero del Padre" (Gv 1, 18b), dentro l'intimità del Padre, il generatore della vita. Ciò significa che condivideremo la sua stessa vita fino ad essere come e con Lui generatori di vita. La qualità della nostra vita sarà la stessa di quella del Padre. E l'unica via per raggiungere questa "dimora" è rappresentata dalla vita di Gesù, Signore e Maestro, che diventa una verità che ci prende e si disvela a noi giorno dopo giorno e chiede a noi di essere accolto e "assimilato" dentro le nostre vite.

Per deliziarvi, vi propongo, dopo questo commento (l'ho messo dopo così se non volete potete evitare), la visione del "Paradiso" di uno dei "boss di Medjugorie": a ben guardare Gesù si è sbagliato… e di molto.

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.



Intervista di P. Livio (Radio Maria) a una "veggente"…

Vicka: (…) Ma in un attimo la Madonna ha preso me per la mano destra e Jakov per la mano sinistra e il tetto si è aperto per lasciarci passare.

Padre Livio: Si è aperto tutto?

Vicka: No, non si è aperto tutto, ma solo quella parte che era necessaria per farci passare. In pochi istanti siamo arrivati in Paradiso. Mentre salivamo, vedevamo giù in basso le case piccole, più piccole di quando si vedono dall’aereo.

Padre Livio: Ma tu guardavi giù sulla terra, mentre venivate portati in alto?

Vicka: Mentre venivamo portati in alto, guardavamo giù.

Padre Livio: E che cosa vedevate?

Vicka: Tutto molto piccolo, più piccolo di quando si va in aereo. Intanto pensavo: “Chissà quante ore o quanti giorni ci vogliono!”. Invece in un momento siamo arrivati. Ho visto un grande spazio….

Padre Livio: Senti, ho letto in qualche parte, non so se è vero, che c’è un porta, con una persona piuttosto anziana accanto.

Vicka: Sì, sì. C’è una porta di legno.

Padre Livio: Grande o piccola?

Vicka: Grande. Sì, grande.

Padre Livio: E’ importante. Significa che vi entra tanta gente. La porta era aperta o chiusa?

Vicka: Era chiusa, ma la Madonna l’ha aperta e noi vi siamo entrati.

Padre Livio: Ah, come l’ha aperta? Si è aperta da sola?

Vicka: Da sola. Siamo andati verso la porta che si è aperta da sola.

Padre Livio: Mi pare di capire che la Madonna è davvero la porta del cielo!

Vicka: A destra della porta c’era S. Pietro.

Padre Livio: Come hai fatto a sapere che era S. Pietro?

Vicka: Ho capito subito che era lui. Con una chiave, piuttosto piccolo, con la barba, un po’ tarchiato, con i capelli. E’ rimasto uguale.

Padre Livio: Era in piedi o seduto?

Vicka: In piedi, in piedi, vicino alla porta. Appena entrati, siamo andati avanti, camminando, forse tre, quattro metri. Non abbiamo visitato tutto il Paradiso, ma la Madonna ce lo ha spiegato. Abbiamo visto un grande spazio avvolto da una luce che non esiste qui sulla terra. Abbiamo visto le persone che sono né grasse, né magre, ma tutte uguali e hanno vesti di tre colori: il grigio, il giallo e il rosso. Le persone camminano, cantano, pregano. Ci sono anche dei piccoli Angeli che volano. La Madonna ci ha detto: “Guardate quanto sono felici e contente le persone che si trovano qui in Paradiso”. E’ una gioia che non si può descrivere e che qui sulla terra non esiste.




Ok, ragassi, da Hogwarts è tutto, a voi studio!

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