martedì 20 aprile 2021

Buongiorno mondo!

Il dono del pane, il pane del dono.


Gv 6,30-35

"Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!»".


Il Maestro si era presentato come datore di pane. Ora invece si identifica con il pane stesso, egli stesso si dà come pane. Mangiare questo "pane" significa aderire a Lui, assimilare il suo stile di vita fino a farlo diventare nostro. In questo modo si ottiene quella qualità di vita che porta l'uomo alla sua pienezza.

Gesù non spinge l'uomo nella ricerca della propria perfezione, ma nel dono di se stesso. Se proprio vogliamo parlare di perfezione cristiana questa è rappresentata dal dono di sé, come e con Gesù. Altre perfezioni spirituali restano cosa astratta e propongono mete tanto illusorie quanto più si presentano come mai raggiunte. Certe spiritualità "della perfezione" assomigliano tanto a quei traguardi in salita in cui gli organizzatori spostano continuamente la linea di arrivo: pedali, pedali, ma non arrivi mai! Il dono di sé come via cristiana di piena realizzazione è invece molto concreto: ti fai pane lì dove sei ogni giorno, con e come il Maestro. Ricevere l'Eucaristia è passare continuamente dal dono del pane (accolto) al pane del dono (vissuto).

In fondo, a chi riceve l'Eucaristia vien detto: "Diventa ciò che mangi".

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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