martedì 28 giugno 2022

Buongiorno mondo!

Brividi… 


Mt 8,23-27

“(…) Perché avete paura, uomini di poca fede? (…)” . 


Di fronte alla tempesta che sballotta la piccola imbarcazione, i discepoli hanno paura. Come noi, spesso, quando la vita ci afferra con rudezza e ci sbatacchia di qua e di là; come noi quando perdiamo gli abituali punti di riferimento, le cose o le persone a cui ci siamo sempre aggrappati. Come noi, che entriamo nel panico quando la potenza liberante della parola evangelica sconvolge le acque chete e tranquille delle nostre fedi un po' pantofolaie e ci sbatte in mezzo alle tempeste della vita senza troppi riguardi. Da questa paura emerge la pochezza della fede, l'incapacità di fidarsi e affidarsi al Maestro che, con il suo sonno tranquillo, ci offre un'ulteriore lezione: siamo nelle mani del Padre, perché temere? Siamo nelle mani di Colui che si prende cura di noi, non ci fa mancare nulla, ci avvolge nella sua misericordia in ogni istante: "Perché avete paura, uomini di poca fede?". Qua e là sento sempre più alte le voci dei "profeti di sventura" che urlano la loro paura di perdere l'identità, la vita, il peso nella società, il "contare" tra gli altri; sono le urla di tutte e tutti coloro che rimangono tenacemente attaccati, come cozze allo scoglio, a un dio del passato e non sanno intravedere il volto del Padre nel presente: un Padre che invita a prendersi cura di tutte di tutti per sperimentare come Lui si prende cura di ciascuno. La barca della Chiesa è sballottata dalle onde? "Perché avete paura, uomini di poca fede?": forse questo è il tempo di buttare a mare tutto ciò che non serve e tornare all'autenticità della parola del Maestro e alla sua proposta alternativa del Regno, la nostra "casa comune". 

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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