mercoledì 22 marzo 2023

Buongiorno mondo!

Chiamati alla vita



Gv 5,17-30

(…) In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. (…)




Altro testo interessante quello che propone la liturgia oggi. 

Chi pensiamo che siano questi morti? I defunti? I trapassati? Non credo proprio. 

Ricordiamoci del prologo: "Venne tra i suoi ma i suoi non l'hanno accolto... a quanti però l'hanno accolto ha dato potere di  diventare figli di Dio...". L'offerta del Figlio (in senso inclusivo di proposta e dono di sé) è per tutti coloro che vivono l'esperienza della morte: la morte che viene dal misconoscimento del volto del Padre, la morte procurata dalla sottomissione ad una religione il cui Dio è una sorta di Moloch cui sacrificare tutto per ottenere qualcosina, la tenebra dell'oppressione in nome di Dio (di tutte le oppressioni, comprese quelle derivanti da fanatismi e integralismi vari), la morte di chi vive nel terrore del dio che giudica e condanna, e via dicendo. La voce del Figlio arriva a tutte e tutti costoro e chiama a vita: "quelli che l'avranno ascoltata, vivranno", entreranno cioè in una dimensione nuova in cui la qualità della vita sarà talmente superiore da essere più forte della morte stessa. Occorre però avere il coraggio di abbandonare tutto quanto, seguire il Figlio e avere il fegato di restare con Lui fino alla Croce, cioè imparare giorno dopo giorno a fare del dono di sé lo stile concreto della propria esistenza. 

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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