martedì 30 giugno 2020
Buongiorno
lunedì 29 giugno 2020
Buongiorno
venerdì 26 giugno 2020
Buongiorno
Buongiorno
mondo! Ecco quanto ci dona il Vangelo di oggi: "Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì. Ed
ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se
vuoi, puoi purificarmi».Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii
purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita." (Mt 8,1-4). La legislazione
che riguardava la lebbra era chiarissima e severa: chi era riconosciuto (dal
sacerdote) come affetto da questa malattia doveva essere isolato, condannato
all'ostracismo e emarginato dalla società civile. E per evitare di rendere
impure altre persone, doveva fare in modo di segnalare la sua presenza e
mantenere debite distanze. Al suo solito, Gesù fa capire che non è escludendo
che si risana una persona, non è emarginandola, non è isolandola, ma
"toccandola", circondandola di affetto e amore. Troppo facilmente
abituati a pensare (anche perché così facendo evitiamo spesso di sporcarci le
mani) che Gesù è come Dio, non pensiamo mai nell'altra direzione: Dio è come
Gesù. Il gesto che pone Gesù sta a indicare ciò che compie Dio nei nostri
confronti ogni giorno, ma soprattutto, nei confronti di tutte e tutti coloro
che in qualche modo la legge esclude, isola ed emargina. Io sarò pure
"confuso", come qualcuno (non molto amabilmente) mi ha detto, ma
assicuro che tutto mi è diventato più chiaro da quando ho compreso che Dio è
come Gesù: la prospettiva cambia, e di molto (e forse tante stupidate che si
sentono in giro sparirebbero). Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
giovedì 25 giugno 2020
Buongiorno
mercoledì 24 giugno 2020
Buongiorno
lunedì 22 giugno 2020
Buongiorno
mercoledì 17 giugno 2020
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martedì 16 giugno 2020
Buongiorno
lunedì 15 giugno 2020
Buongiorno
venerdì 12 giugno 2020
Buongiorno
Buongiorno mondo! Oggi il Maestro, toccando il delicato tema dell'adulterio
(cioè il rischio della "cosificazione" dell'altro/a; per il resto
papa Francesco ci ha donato AL dove ha detto quanto doveva dire quindi
facciamocene una ragione “sine dubia”!) ci ricorda questi duri concetti:"
Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te:
conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo
venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo,
tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri,
piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna" (Mt
5,27-32). Traduzione: se ti rendi conto che nella tua vita ci sono
atteggiamenti, modi di essere e di fare che sono contrari alla vita e a
quell’amore che il Padre ti offre e ti chiede di condividere assomigliando a
Lui nel tuo modo di amare, anche se in maniera dolorosa, vedi di strapparli via
di te, altrimenti corri verso l'autodistruzione, diventando così materiale per
la Geenna, ossia la valle che faceva da discarica a Gerusalemme. Di
"monnezza" ne abbiamo già tanta, facciamo in modo che non aumenti!.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
giovedì 11 giugno 2020
Buongiorno
Buongiorno mondo! Oggi la Chiesa ricorda S. Barnaba, compagno di avventure e di missione di Paolo e del suo caratteraccio (tanto che malgrado l'amicizia, arriveranno a separarsi). Nel testo del vangelo ci viene ricordato che: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date".(Mt 10,7-13)
Ai nostri orecchi suona sempre strana e suscita sospetti questa parola (peraltro oggi abusata): gratis. Siamo ormai talmente sospettosi che appena sentiamo la parola "gratis" subito pensiamo: "Dove sono le righe piccole?", nel migliore dei casi, oppure il plateale: "Qui gatta ci cova.... nessuno fa nulla per nulla!". Il fatto di vivere immersi in una cultura che ci bersaglia continuamente di proposte commerciali "gratis con l'asterisco" non ci aiuta a lasciarci provocare dalla parola del Maestro che invita a non farsi possedere dalle cose, o non sentirci padroni nemmeno della vita che abbiamo ricevuto, ma a vivere proprio della gratuità del Padre che si occupa dei figli e quindi a condividere tale gratuità nel nostro stile di vita. Assomigliare al Padre è dispensare gratuitamente se stessi per il bene dell'altro, in ogni caso, senza preoccuparci se il tutto andrà a buon fine. Ricordiamoci della parabola del Padre misericordioso: non ha negato nulla al figlio, non ha chiesto nulla al suo ritorno: nella gratuità ha donato, nella gratuità ha accolto. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.