martedì 26 gennaio 2021

Buongiorno mondo!

Annunciare il Regno

Lc 10,1-9

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di Dio"».


Sembra quasi che il Maestro, inviando in missione (quasi una sorta di stage) questi discepoli, offra essenzialmente due indicazioni: coerenza e semplicità.

La prima mi pare venga dal fatto che sono inviati in coppia. In effetti non si è mai cristiani da soli, si è sempre "in comunione di comunità". L'invio in coppia è un invito a essere coerenti: dite quel che fate e fate quel che dite. Inutile andare a parlare di perdono se non lo si vive insieme; inutile annunciare il regno se poi non si vivono le logiche del regno stesso. Dunque, siate coerenti con quanto annunciate.

In secondo luogo: siate semplici, della semplicità che nasce dalla sobrietà. Una sobrietà che non è miseria, ma capacità quotidiana di servirsi dei mezzi senza diventare servi e schiavi di questi. Serviti del denaro, ma non diventarne servo. Serviti di ciò che ti occorre per vivere, ma non farti usurare dall'idolo del potere-avere-apparire.

Sorella, fratello: ecco quanto chiede anche a noi oggi il Maestro: trasparenza nella semplicità e coerenza nello stile di vita e di annuncio. Mai come oggi il nostro mondo ha bisogno di testimoni che vivono in questo modo, assumendo lo stesso stile del Maestro. Noi, al suo seguito, mentre denunciamo le ingiustizie annunciamo un modo concreto di vivere. Non siamo quelli che "armiamoci e partite". Ciò che diciamo lo viviamo, e ciò che viviamo, con Lui e come Lui, lo annunciamo.

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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