Le vie dello Spirito
Lc 11,5-13
(…) Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Il Padre desidera condividere con ciascuno la forza del suo amore (questo è lo Spirito...) perché impariamo a essere trasparenza del suo volto. Partendo dalla nostra capacità di amare (imperfetta, imprecisa, faticosa...) egli vuole offrirci la possibilità di potenziare tutto questo per renderci simili a Lui nell'amore. Dunque, ancora una volta, Gesù ci presenta il volto di un Dio che non vuole essere servito e riverito, ma quello di un Padre che ci invita a osare e rischiare la nostra esistenza sulla via dell'amore gratuito e incondizionato, come il suo. Inutile riempirci la bocca di suppliche per chiedere qualsiasi cosa: l'unico dono da chiedere e accogliere è quello del suo stesso Spirito. E vorrei ricordare che lo Spirito che ci viene donato non è uno spirito asettico, senza forma; è lo stesso Spirito che ha condotto Gesù a fare delle sua esistenza un dono. Dunque non chiediamo per ottenere qualcosa per i nostri interessi, ma chiediamo per essere capaci di donare e di donare noi stessi. Le nostre comunità dovrebbero essere il luogo dove si respira questo Spirito capace di rendere nuova ogni cosa, e non delle stanze ammuffite dove ogni respiro è faticoso. A volte ho come l'impressione che stiamo facendo dell'accanimento terapeutico per mantenere in vita ciò che ormai è già finito da un pezzo. Eppure il Padre la soluzione ce la offre: spalancare le finestre e lasciar entrare quell'aria nuova, il vento dello Spirito e da Lui lasciarci portare oltre. Ma questo, per il momento, sembra essere ancora solo un sogno: preferiamo ancora l'aria viziata e stantia delle nostre sacrestie, l'aria pesante delle nostre tradizioni, alla proposta di vita del Padre. Come sempre, occorre scegliere.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Grazie.
RispondiEliminaPaola