Con-dividere
Lc 16,1-8
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. (…)
Oggi il Maestro racconta la parabola dell'amministratore "disonesto" che, usando i beni del suo padrone, cerca di farsi degli amici per il momento in cui perderà il lavoro. Il mondo è sempre vecchio e sempre nuovo: niente di nuovo sotto il sole.
Tuttavia il Maestro ci dice che il padrone ha lodato quell'amministratore disonesto per la sua astuzia. Ora, io penso che se l'astuzia e la paura di perdere il posto ha condotto quell’uomo a fare delle scelte, pur con tutti i limiti del caso, di "condivisione", quanto più chi segue il Maestro nella via delle Beatitudini. Stare alla larga da mammona e dai suoi canti seducenti e vivere la povertà delle Beatitudini, cioè il prendersi cura dell'altro, il preoccuparsi per il suo benessere, permetterà a Dio di manifestarsi. Il processo di umanizzazione che propone il vangelo non passa sulle strade lastricate dell'economia e della finanza attuali, fondate per lo più sul profitto a tutti i costi, ma sui sentieri dell'accoglienza e della condivisione della risorse, perché "non vi sia nessuno che sia nel bisogno". Come sempre, siamo chiamati a scegliere tra salvezza dell'economia e economia della salvezza.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Grazie.
RispondiEliminaPaola
In questo periodo, milioni e milioni di uomini scelgono l’economia e la finanza,mi chiedo,piena di speranza: e se il Signore si servisse dell’economia e della finanza nonché di uomini, secondo noi spregevoli e spregiudicati, per realizzare la pace e una nuova cultura della condivisione?? Altrimenti c’è sempre la stessa domanda: Signore dove sei? Aiutaci a non farci toccare il fondo. Marilisa
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