Credere (cancelliamo obbedire e combattere)
Lc 17,1-6
(…) Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».
Spesso mi sento dire dalle persone che incrocio che "io non ho il dono della fede", "beato te che puoi credere...", "a me Dio non ha fatto questo dono", "per me la fede è credere in... tutto, nella natura, nel cosmo... ecc...", "ah guarda, fosse per me la fede ce l'avrei, ma con questa chiesa di mezzo, no, non si può credere" o la versione che recita "ma come fai a credere in un Dio che permette tutti questi mali?". È curioso: sono tutte espressioni accomunate dal verbo credere. Quando si parla di fede vuol dire che ci si fida di qualcuno e si crede a quel che questi dice. Ma io penso che la fede, almeno la mia, che sento in sintonia con quella di Gesù, contenga anche la coniugazione di un altro verbo: accogliere. Se ci mettiamo dal punto di vista della fede come dono, allora certo siamo in presenza di un dio ingiusto, che si diverte a giocare alla lotteria per distribuire i suoi doni. Dio, la forza amante e vita che pervade l’universo chiede di essere accolto, e questo è possibile a tutti, nessuno escluso. Non vi sono criteri, leggi, requisiti particolari per accogliere un Dio che vuole condividere con me la sua passione per la vita e mi chiede di assomigliare a Lui in questo perché altri possano conoscerlo. La "conversione" non è causa della fede, ma una conseguenza dell'aver accolto questo amore e questa potenza di vita che si manifesta nelle persone che incontro e che hanno accettato tale proposta di vita: assomigliare a Lui per manifestare Lui.
"Aumenta la nostra fede" è chiedere di rendere più grande questa capacità di amare assomigliando a Dio, non restare in ginocchio con la frusta in mano a chiedere perdono dei peccati e correre in ogni santuario in cui appaiono santi e madonne a iosa e proclamare in crociata la propria "fede": questo non è il Dio di Gesù Cristo, non è il mio Dio, non è il Dio che ci accoglie come figli chiedendoci di lavorare con Lui alla creazione della nuova umanità.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Grazie.
RispondiEliminaPaola