martedì 14 gennaio 2025

Buongiorno mondo!

Uscire dalla “sinagoga”



Mc 1,21-28


(…) Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».

La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.



I gesti e le parole di Gesù suscitano quel timore reverenziale che nasce dallo sbalordimento. Il racconto è ambientato dentro una sinagoga, non certo il luogo più adatto e più aperto ad accogliere novità, tanto più se si tratta di “novità” che toccano la “dottrina” e la tradizione. Tuttavia il fatto e l’insegnamento di Gesù provocano quel misto di timore e di curiosità che si spargerà nei dintorni e che darà poi origine a quella prima ondata di entusiasmo nei confronti di quel maestro fuori dalle righe.

Succede anche a noi e questa parola, infatti, cade nelle nostre placide “sinagoghe” quotidiane. Tutti siamo stupiti, incuriositi, attratti da questo “insegnamento nuovo dato con autorità”. Il fatto è che poi questa novità noi cerchiamo di farla entrare a forza nella nostra stanca routine, cerchiamo di adattarla alle nostre esigenze e ai nostri bisogni: usiamo degli “addolcitori spirituali” affinché la portata della novità passi senza “fare danni”, passi senza creare troppo disturbo al nostro tranquillo piccolo vecchio mondo religioso.

Per accogliere “l’insegnamento nuovo” bisogna essere donne e uomini nuovi, disposti ad abbandonare la tranquillità sonnolenta dei nostri “circoli religiosi” per mettersi decisamente in cammino dietro a questo Maestro. Dunque: fuori dalla “sinagoga” per seguire la Via tracciata dal Maestro.

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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