Buongiorno mondo! Oggi il Maestro continua con le sue invettive: "Guai
a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del
piatto mentre all'interno sono pieni di avidità e d'intemperanza" (Mt
223,23-26). È il rischio che corre ogni comunità cristiana che si bea e gode
delle "belle liturgie", delle solenni processioni (con la banda,
ovvio!) dietro le statue di santi e madonne. ma non si "accorge"
(sarà davvero così?!) dell'uomo ferito e sofferente che sta proprio sulla
stessa strada dove passa la processione. Continuiamo a lucidare le balaustre
delle nostre bellissime chiese, a lucidarle magari a colpi di lingua per fare "un
sacrificio gradito al Signore", ma questo non ci rende immuni alla
sindrome "Nimby", soprattutto quando si tratta di situazioni che
riguardano persone che non fanno parte della nostra cultura e razza. L’avidità
di cui ci parla il Maestro fa riferimento a tutte quelle volte che ci siamo
appropriati da padroni delle risorse dell'umanità senza preoccuparci di
condividerle, attenti solo alla crescita del nostro benessere, senza guardare
alle sofferenze di fratelli e sorelle che non hanno avuto accesso a tali
risorse perché sottratte da noi. Oggi il Maestro ci invita con parole dure a
riconsiderare il nostro stile di vita, eliminando alla radice quel fariseo
rapace e ipocrita che si annida nel cuore. Un abbraccio a tutte e a tutti.
Buona giornata.
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