lunedì 14 giugno 2021

Buongiorno mondo!

Cordialmente


Mt 5,38-42

"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: "Occhio per occhio" e "dente per dente". Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle»".




Sempre più sovente ci capita di assistere a fatti o ascoltare racconti in cui la prepotenza la fa da padrona. Basta un nulla, un semplice sguardo mal interpretato, una parola appena sussurrata o anche un gesto di affetto che non è considerato "secondo natura" (a questo siamo giunti!) che subito la reazione violenta si scatena. Sembriamo tutti vivere con i nervi continuamente a fior di pelle: un sorpasso può essere uno sgarro, una mancata precedenza un insulto; un voto basso a un'interrogazione il segno di una persecuzione sistematica del professore, il non rispettare una fila diventa uno scontro di gladiatori all'insegna del proverbiale "Lei non sa chi sono io!". E potrei continuare ancora.

Il Maestro oggi ci ricorda che la storia, il mondo, la vita quotidiana non sono sempre e per forza una teatro di guerra dove mostrare a tutte e a tutti la propria forza. Ci invita a vivere con cordialità. Non con quell'atteggiamento irenico che rinuncia anche alle proprie giuste ragioni pur di evitare il conflitto, ma a costruire relazioni cordiali, relazioni che non si limitano alla superficie, ma nascono nell'intimità del cuore, nel profondo di se stessi, evitando di soffermarsi a quelle apparenze che spesso sono occasione di giudizi e pregiudizi che nutrono la violenza.

Vivere cordialmente significa vivere con la coscienza che tutte e tutti abbiamo un cuore più o meno ferito, pieno di tante cicatrici; questo non può mai essere motivo di prepotenza e sopraffazione, ma deve diventare terreno di d'incontro e di condivisione per costruire relazioni umane, semplicemente umane.

Inutile e teatrale la devozione al Sacro Cuore se poi non si vive cordialmente.

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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