lunedì 16 settembre 2024

Buongiorno mondo!

Un Dio al di là dei meriti



Lc 7,1-10


In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao.

Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. (…)



Oggi il Vangelo ci mostra l'immagine di un Gesù attento e pieno di compassione anche verso l'odiato invasore romano. 

Inimmaginabile! Se solo fosse possibile, non so quanto pagherei per essere riportato nel passato ed assistere alla scena! Solamente per vedere le facce dei suoi discepoli! Quelle degli altri, vabbé, ci possono anche stare, ma quelle dei suoi?!?! Vi immaginate, che ne so, Simone lo zelota? (Maestro, tu lo curerai? Ma basta chiedere, ce l'ho io la cura giusta per questo porco e per tutta la sua famiglia!) O i due Boanerghes? (Maestro, al fuoco ci pensiamo noi...). 

Ricordate  quando dicevo che occorre invertire i termini? Non tanto "Gesù come Dio"  ma "Dio come Gesù". Ecco per comprendere correttamente questo testo teniamo presente che Gesù ci rivela come "funziona" Dio: l'umanità di Gesù che accoglie e si china su tutte le persone che la vita ha in qualche modo ha ferito, il suo accogliere senza pregiudizio alcuno, la sua compassione che si apre anche al "nemico", il suo prendersi cura della vita di tutti e di ciascuno, ci svela e rivela ogni giorno il volto del Padre. Per Gesù non ci sono persone più degne, persone che "meritano" di più (con Gesù, finalmente, muore la categoria del "merito",!): Dio non guarda ai meriti (che non tutti possono vantare, per i più svariati motivi), ma ai bisogni (di cui tutti siamo pieni). Capito questo, "va' e anche tu fa' lo stesso". 

A tutte e tutti un abbraccio. Buona vita.

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