lunedì 11 ottobre 2021

Buongiorno mondo!

Segni

Lc 11,29-32

"In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione (…)".


C’è una religiosità che va tutta alla ricerca di segni, ma spesso sono è una ricerca di segni di potere. Pensiamo alle tre prove subito da Gesù nel deserto all'inizio del suo percorso. Ma Dio non offre mai questo tipo di segni. Fin dall'inizio del Vangelo secondo Luca, in 2,12, gli angeli dicono “è nato per voi oggi il Cristo Signore,”: ecco, il segno è il bambino.
Il segno di Dio è la piccolezza, è uno che si mette nelle nostre mani, perché Dio è amore e si mette nelle nostre mani.

I segni che non dà sono quelli, appunto, delle tentazioni: del pane, del potere, del prestigio religioso. Il suo segno è l’umiltà, non la potenza. È la povertà di chi dona fino a dare tutto se stesso, non il possedere cose o persone. E qui va in crisi la nostra immagine idolatrica di un Dio padrone onnipotente.
Dio è uno che lascia tutto lo spazio che quasi, anzi senza quasi, scompare, si ritrae, perché l’amore lascia spazio all’altro; il suo segno è la nostra libertà, che vive con gioia la relazione con Lui
e con tutti.

Dovremmo imparare che il suo segno definitivo è la croce, dove dona tutto se stesso e quindi si rivela come amore assoluto.

Per questo dice: nessun segno sarà dato a questa generazione. E questa generazione che valeva per il tempo di Gesù, vale anche per la nostra. Ci sta donando anche oggi segni altri: perché non li sappiamo leggere e continuiamo imperterriti a proseguire come nulla fosse?

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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