lunedì 18 ottobre 2021

Buongiorno mondo!

San Luca: un mondo sottosopra


Lc 10,1-9

" (…) Diceva loro: «La messe è molta, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! (…)".


Con il termine "la messe" si indica che il grano è maturo, è pronto per essere raccolto. Se non lo raccogli cosa capita? Marcisce.

Qui la “messe” è intesa l'umanità, e l'umanità è sempre matura per vivere da figlia di Dio perché ciascuno di noi è fatto per essere figlio di Dio e non è che si debba aspettare che la persona sia matura. No: qualunque persona è già figlio di Dio. E se non vive da figlio di Dio marcisce, cioè butta via la sua vita.
La salvezza del mondo concreto non è una salvezza strana. È l'annuncio della possibilità data a tutte e a tutti, indistintamente, di scoprire di essere figlio e di poter vivere da fratello.
Ecco perché la "messe è molta e matura": l'uomo è sempre maturo per amare perché se non ama entra nella spirale autodistruttiva dell'egoismo. E questo percorso porta ad una sola cosa: alla morte.

Gesù invia i suoi, noi oggi, per annunciare che è sempre il momento opportuno, il kairòs, per passare dalla morte alla vita. Un passaggio da vivere in noi stessi per poter essere testimoniato con credibilità ad ogni donna e ogni uomo che incrociamo nel nostro cammino.

Un'ultima nota: possiamo anche capovolgere l'espressione: " la moltitudine, cioè la totalità, è la messe" (ricordiamo che i 72 simboleggiano l'intera umanità). Significa che non vi sono scarti. Dio non fa degli scarti, non scarta nessuno, non esclude nessuno.
E noi siamo inviati a testimoniare proprio questo volto di Dio.

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

Nessun commento:

Posta un commento