martedì 11 gennaio 2022

Buongiorno mondo!

Un Maestro che "rompe"


Mc 1,21b-28

"(…) Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui (…)".


È sabato, giorno di riposo e di festa. È il giorno in cui, in sinagoga, ci si reca per ringraziare l'Altissimo e mettersi in ascolto della sua Parola. Ma questa volta l'ordinaria gioia di quel momento è turbata da qualcosa di inatteso, anzi di inaudito. Qualcuno si permette di disturbare quel momento di intimità con Dio. Chi si crede di essere quel tale la cui parola è diversa da quella che si è da sempre udita? Un grido rompe il silenzio: "Cosa tra noi e te, Gesù di Nazareth?". Questa domanda era la formula che dichiarava l'alleanza tra due parti quando l'una doveva correre in soccorso dell'altra. Ecco che "la sinagoga" (rappresentata da quell'uomo urlante) sta prendendo le distanze: tu non fai parte della "nostra alleanza", tu non sei dei nostri. Perché vieni a "rovinare" la nostra religione, le nostre belle immagini di Dio che rispondono ai nostri desideri e che, soprattutto, "addomesticano" Dio confinandolo dentro il piccolo spazio del sacro e non ficchi il naso nei nostri affari?

Ecco, usciamo dalla sinagoga di Cafarnao ed entriamo in una nostra chiesa la domenica. Crediamo di essere differenti da quelli di Cafarnao? Non penso proprio. Ci siamo fatti le nostre teoria su Dio, coltiviamo con cura le nostre immagini su di lui, soprattutto quelle che "rendono", in tutti i sensi.
Siamo figli di quel serpente che ha solleticato la nostra immaginazione quando ci ha presentato l'immagine di un Dio geloso che vuole tutto per sé, anche la nostra felicità e fatichiamo ad accogliere quella parola detta con "autorità" che smonta tutto questo.

Arriva dritto a noi oggi l'ordine perentorio del Maestro di Nazareth, quello che disturba le nostre quiete assemblee tutte dedite a Dio: "Taci! Esci da lui". Per essere e vivere da figli occorre avere il coraggio di far sloggiare quel "figlio abusivo" che abita nei nostri cuori e ci impedisce una relazione autenticamente filiale con Dio.

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

4 commenti:

  1. Ascoltare e saper accogliere nel cuore Grazie don Buona giornata buona vita a tutti ciappi

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  2. Buongiorno, Gesù come mio fratello lo sento vicino, con Lui ho un rapporto di confronto e dialogo continuo, così vicino mio fratello, ma così distante mio Padre. Non sento l’abbraccio del Padre, ma avverto una distanza! Nessuna immagine solo che c’è. Conosco solo Gesù! Sono in alto mare! Grazie Don Luciano

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  3. Che dispiacere,alla sera quando chiedo perdono, mi rendo conto di non essere un bravo cristiano. Ci sto provando sto chiedendo a Dio aiuti proprio in questo campo ma fatico...

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