lunedì 24 gennaio 2022

Buongiorno mondo!

Un Dio posseduto


Mc 3,22-30

"In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni» (…)
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro»".



Possiamo chiuderci dentro le nostre certezze trasformandole in verità assolute (gli esempi di questi tempi sono lampanti e innumerevoli: è tutto un complotto … ci inoculano cose strane per controllarci ... La terra è piatta!). Questo meccanismo genera delle comode poltrone mentali sulle quali ci sediamo regalmente rifiutando anche il minimo sforzo di pensiero e guardando gli altri dall'alto, ritenendoci possessori di verità assolute e intoccabili.

Così è stato anche per Gesù con le autorità religiose del suo tempo: pur di non interrogarsi, pur di non dare risposta alle interpellanze del Maestro, han preferito liquidare la questione con un laconico e quanto mai imbarazzante: "È posseduto da uno spirito impuro". Poco prima la famiglia era venuta a cercarlo perché considerato pazzo ("È fuori di sé").
Eppure quella definizione data dalla famiglia è la migliore definizione che si potesse dare di Dio: uno "fuori di sé", che esce da se stesso per incontrare noi; uno che si fa (e diamo ragione agli scribi) "impuro" per entrare nella nostra impurità e trarcene fuori, con Lui.

Quanto di questi scribi dimora ancora in noi! Ogni volta che la sua parola mette a nudo le nostre meschinità religiose, ogni volta che il suo stile di vita mette in crisi il nostro, ogni volta che le sue scelte diventano sferzate alle nostre comode e benpensanti pratiche religiose, ecco che anche per noi "È posseduto da uno spirito impuro"; ogni volta che mette in discussione l'immagine di Dio che pretendiamo di possedere, allora lui, LUI!, è il "posseduto da uno spirito impuro".

Il Felice Annuncio è tale per chi si decide a uscire da se stesso per seguire le strade di questo Dio folle. Per chi, invece, rifiuta di mettersi in cammino è solo una serie di parole vacue pronunciate da un idealista folle che propone strade impercorribili che guastano il piacere di una vita vissuta sulla pelle altrui.

A buon intenditor…

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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