mercoledì 20 marzo 2024

Buongiorno mondo!

Liberi nella verità, veri nella libertà



Gv 8,31-42


In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». (…)



La fedeltà alla parola di Gesù non è mera osservanza di un qualche precetto, altrimenti dove starebbe la novità del cristianesimo? 

Essere fedeli alla sua parola è diventare parola a nostra volta, come Lui, una parola che parla del Padre, del Regno; una parola fatta di servizio all'umanità perché cresca nella vita, nella giustizia, perché diventi "più umana". Una parola che sa arrivare al cuore per aprire all'amore. 

La “verità” che ci rende liberi non è quella contenuta nelle certezze dogmatiche (fin troppo certe…); non è nemmeno identificata con le “idee” e le “immagini” che ci siamo fatti di Dio. Queste sono quelle “verità” che dividono, che escludono “in nome di…”, che generano, alla fine, conflitti e guerre. 

L’unica verità capace di renderci veramente liberi è quella di riconoscerci figlie e figli e, di conseguenza, vivere e creare relazioni di sororità e fraternità con tutte e tutti. Ecco perché diciamo che la “verità” non ci appartiene ma siamo noi ad appartenere a lei. La verità stessa si rivela a noi, rivelandoci al contempo a noi stessi, e ci attira giorno dopo giorno a sé, a patto che non ce ne facciamo padroni e possessori assoluti. La nostra libertà sta precisamente nello scoprirci quotidianamente come figlie e figli che vivono attente e attenti alla vita e alla felicità dell’altra/o riconoscendo in ognuno una manifestazione della “forza arcana che è presente al corso delle cose e agli avvenimenti della vita umana” (Vat. II, Nostra Aetate).

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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