venerdì 15 marzo 2024

Buongiorno mondo!

Condivisione di vita



Gv 7,1-2.10.25-30


(…) Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». (…)




Potremmo titolare queste righe così: la presunzione della conoscenza. Un conto è sapere delle cose sul conto di Gesù, un conto è condividere con lui l'intimità del discepolo amato. A volte ho l'impressione, senza voler per questo giudicare o cadere nello stesso errore di presunzione, che nell'esperienza della comunità ecclesiale si fa mostra di sapere tanto, di istruzione a gogò, ma alla prova dei fatti tutto questo si rivela un buon esercizio di studio (necessario, intendiamoci) ma alla prova dei fatti ognuno resta con le sue convinzioni. 

L'esperienza della condivisione di vita con il Maestro non è fatta di "Noi sappiamo, noi ti conosciamo" perché questo porta spesso a ingabbiare il Maestro nelle nostre categorie e renderlo così "docile" e facile da manovrare, adattando le durezze della sua proposta alle nostre inerzie, alle nostre paure di perdere tutto, al nostro "onore". Conoscere Lui significa entrare in una relazione di intimità tale da accogliere quella forza che l'ha "spinto" a farsi uno di noi: l'amore di Dio, che chiede di essere accolto e condiviso. I discepoli non sono coloro che "sanno", ma coloro che vivono trasmettendo non saperi di potere, ma scelte di servizio; non saperi di possesso, ma percorsi di condivisione; non saperi di apparenza, ma fatiche quotidiane nel vivere la verità dell'essere figli e fratelli. 

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

1 commento:

  1. Mi piace pensare alla fede in Dio/Gesu’ come un cammino, un percorso lento, faticoso ma bello che parte dall’ innamoramento e arriva all’Amore . A farmi incontrare Gesù e’ stato sicuramente un innamoramento, bel linguaggio, bella proposta di vita, e soprattutto la sicurezza di sapere che c’è qualcuno a cui aggrapparsi e che,(con l’ idea magica che abbiamo di LUI ,) ci libererà dai problemi e dagli affanni. Camminando scopri che non è proprio così,ed incominci a vacillare, ma il SUO fiato lo senti sempre sul collo ed inizia un confronto, un discernimento e il suo progetto di uomo/donna ti entra nella mente e nel cuore fino a diventare il motivo della tua vita…LO AMI… e vorresti amarlo,e amare gli altri ( elemento essenziale della edificazione del regno) come LUI . Marilisa Ho detto vorresti…

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