lunedì 11 maggio 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! Il Maestro ci ricorda quest'oggi che "...Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama..." (Gv 14,21-26). Ridurre la proposta del Maestro a una semplice continuazione di quanto iniziato da Mosé, cioè un' aggiunta alla Legge mosaica per dare una verniciata di nuovo, significherebbe snaturare e svilire tutto l'annuncio evangelico. I "comandamenti" di cui parla Gesù esulano dal contesto della religione e aprono la via all'esperienza della fede, in cui il "comandamento" non è più una legge esterna cui obbedire, ma l'accoglienza profonda di un amore capace di plasmare e trasformare la mia e l'esistenza altrui. L'esperienza della fede non esige più una pedissequa e impersonale obbedienza -sottomissione (come nel caso della religione), ma propone la categoria della somiglianza come tratto distintivo della persona. In parole: non si tratta più di obbedire a una serie di comandi dati da Dio per metterci a suo servizio, ma si tratta di accogliere l'amore di un Dio che si mette a servizio e ci chiede di assomigliare a Lui nel nostro modo di amare concretamente le persone. Dunque amare Gesù non è imitarlo o vivere in un certo modo "perché l'ha detto Lui" (così facendo non avremmo interiorizzato nulla e saremmo ancora persone immature che attendono da altri le indicazioni per vivere), ma accogliere l'amore del Padre che mi invita, nella creatività della fede, a sviluppare, inventare, mettere in atto modi e stili di vita che lascino trasparire la freschezza e la bellezza di tale amore. Ecco "i comandamenti" di Gesù... Per capirli occorre inginocchiarsi con Lui sui piedi dei fratelli e delle sorelle che incontriamo: solo così potremo guardarlo negli occhi e sussurrargli senza vergogna né timore di essere smentiti: "Ti amo, mio Signore e mio Dio". Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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