lunedì 26 luglio 2021

Buongiorno mondo!

Parabole e antenne


Mt 13,31-35

" (…) Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo»".


Attraverso le parole dell'antico profeta, nei racconti parabolici Gesù annuncia la novità del Regno.
Le "cose nascoste fin dalla fondazione del mondo" non hanno nulla da spartire con sedicenti "segreti" svelati a presunti veggenti e "pretume" al seguito; non riguardano chissà quali cose che stanno alla base di complotti messi in atto da vattelapesca organizzazioni segrete che tramano nel'ombra.
Le "cose nascoste fin dalla fondazione del mondo" riguardano Dio e la nostra immagine di Lui.

La parabola, infatti, ogni parabola, è una "trappola linguistica" congegnata in maniera tale che l'ascoltatore si ritrova immerso nel quadro che essa dipinge ed è chiamato a dare la sua risposta personale.
In secondo luogo, non meno importante, la parabola offre un'immagine di Dio inedita, inusuale, che va contro tutte le immagini di Lui fino a quel momento ritenute vere e indiscutibili.
La parabola ti mette in crisi e se tu non accetti questa sfida, la parabola resta una parola muta, è come quella storiella edificante che viene spesso usata dai preti alla fine dell'omelia per invitare a fare qualcosa.
Se la parabola viene chiusa da un'interpretazione fine a se stessa, essa muore e con essa anche l'invito del Maestro a cambiare. Cambiare prospettiva, cambiare il proprio modo di relazionarsi con Dio e con l'altro.
La parabola è per persone intelligenti, persone che osano la profondità, che alzano le antenne per essere connessi con la novità del Regno, che non si accontentano della superficie, delle "belle messe", di un catechismo fatto di risposte pronte ma che non toccano la vita e le sue sfide. La parabola, ogni parabola, è fatta per chi vuol seguire il Maestro sulle strade inconsuete del Vangelo. La parabola, va ascoltata, accolta. Non spiegata ad ogni costo.

Piuttosto, è lei che "spiega" te, cioè toglie dal tuo cuore le pieghe dietro le quali ti nascondi perché temi il cambiamento.

Osa. E la parabola ti schiuderà il mondo del Maestro.

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

1 commento:

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