giovedì 29 luglio 2021

Buongiorno mondo!

Religione e fede: diventare la Parola ascoltata


Lc 10,38-42

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».



Marta e Maria, ossia il passaggio dalla religione alla fede evangelica.

Dopo duemila anni ancora non abbiamo compreso il messaggio di Gesù: Dio non è un chissà quale essere da servire, al quale far trovare tutto pronto, per il quale darci da fare per attirare il suo favore e la sua benevolenza. Il suo amore non deve essere meritato ma accolto(ricordo ancora una volta che la parola merito condivide la radice con meretricio …).

Marta si mette all'opera perché così facendo crede di far piacere a Dio, di meritarsi la sua attenzione, di conquistarselo. Maria si mette "seduta" in ascolto perché ha compreso che ascoltando si diventa la Parola che si ascolta. E la parola del Figlio è identica a quella del Padre: è una parola che dona vita, che chiama alla vita. Non c'è bisogno di inventarsi chissà cosa: basta ascoltare e diventare ciò che si ascolta. La nostra vita diventa Parola come e con Lui.

Il primo comandamento di Israele è "Shema", "Ascolta"! Sul monte della Trasfigurazione ci verrà detta la stessa e unica cosa: "Ascoltatelo!".
Perché dopo duemila anni ancora non comprendiamo che la fede non è fare cose per Dio ma accogliere ciò che Lui fa per noi? Perché ancora ci ostiniamo a credere in un Dio che esige da noi, che pretende, che obbliga, che castiga se ..., che scaglia la sua ira sui suoi figli se…? Perché ci ostiniamo ancora a credere in un Dio che ci vuole a suo servizio come schiavi e non ci fidiamo di Gesù che ci ha rivelato un Dio che si mette a nostro servizio per renderci figli e insegnarci a servire con Lui e come Lui la vita?

Questa è la conversione se vogliamo far brillare il Vangelo: passare dalla religione (dal ciò che io faccio per Dio) alla fede (ciò che Dio fa per me). Questo è ridare significato al dono della vita di Gesù.

Un abbraccio a tutte e tutti. Buona vita.

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