venerdì 30 luglio 2021

Buongiorno mondo!

Chi è costui?


Mt 13,54-58

"In quel tempo, Gesù venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? (…)".




Chi è costui?
Ci risiamo. Ogni volta Gesù "scandalizza", rompe con il nostro modo di vedere, rompe addirittura con la nostra presunta conoscenza di Lui e di Dio stesso.

Mettiamoci per un momento nei panni di quelli di Nazareth: ha vissuto in mezzo a noi per trentanni. Ha vissuto per trentanni quello che noi fatichiamo a vivere, cioè la routine, la quotidianità, la fatica del crescere quotidiano. Ha vissuto in un villaggio anonimo, lavorando ora qui ora lì, condividendo la durezza della vita quotidiana, la fatica del tozzo di pane. Conosciamo la sua famiglia, le sue abitudini, i suoi modi di fare. Possibile che Dio si manifesti attraverso questa "normale quotidianità"? Possibile davvero che Costui sia l'atteso? Uno che è stato in mezzo a noi fino ad oggi e non ci siamo accorti di nulla?

Il punto è questo: riconoscere la potenza e la sapienza di Dio in quel falegname lì, proprio in quello lì che è uno dei nostri. Dio, uno dei nostri? Uno di noi? Ebbene sì: lo scandalo del Vangelo è questo. Distrugge, polverizza tutte le nostre belle immagini aureolate di Dio, manda al macero tutte le nostre "attese" dell'atteso e ci chiede di convertirci all'umanità di Gesù. La carne di questo falegname è l'unica porta di accesso a quel Dio che troppo spesso abbiamo trasformato nell'idolo fatto a nostra immagine. L'Uomo della Croce è la negazione di ogni immagine idolatrica fatta per sostenere la nostra sete di religione: o siamo fedeli o siamo figli. Il falegname di Nazareth è l'unica via per uscire dal labirinto idolatrico che noi stessi ci siamo costruiti e che fino ad oggi ci intrappola.

La religione ha bisogno di miracoli. La fede ci rende segni, come Gesù, della presenza divina.

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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