lunedì 22 novembre 2021

Buongiorno mondo!

Sguardi "altri"


Lc 21,1-4

In quel tempo, Gesù alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».



Trovo interessante il fatto che nella tradizione sinottica la vita pubblica di Gesù si apra con una donna (la suocera di Pietro) e trovi il suo termine con un'altra donna, la vedova del nostro testo. E questa diventa anche l'ultima lezione che il Maestro consegna ai suoi, a noi oggi.

Immaginate per un istante di essere lì, con Gesù e i suoi. Davanti al tempio c'erano tredici casse, di cui 12 per intenzione specifica (nulla di nuovo … nelle nostre chiese ne troviamo ancor oggi di vario tipo…) in cui gettare le proprie offerte (in questo brano "gettare" appare cinque volte!). Non era strano che fosse presente chi annunciava, magari accompagnato da uno squillo di tromba, il valore dell'offerta fatta (quando era consistente, beninteso!). Riuscite a sentire il tintinnio delle monete d'argento che vengono gettate? È uno scroscio continuo. Uno scroscio che nasconde il piccolissimo rumore prodotto dalle due misere monetine di rame gettate dalla vedova.

In mezzo a tutto questo Gesù, "levati gli occhi" (Gesù è strano, eh: noi alziamo gli occhi al cielo, Lui, dal suo essere servo, li alza verso di noi …) vede solamente quella vedova. Come dire: in mezzo a una foresta di alberi grandiosi e pieni di fronde, Lui punta lo sguardo sul granello di senape e dice ai suoi: "Guardate lì, accorgetevi di quella vedova", perché, e questa è l'ultima lezione, io sono così. Così come, Maestro? Non "getto" il superfluo, quello che trabocca da una coppa già abbondantemente piena ma "getto" la mia vita, offro la mia vita. E, badate bene, non lo faccio perché Dio ne ha bisogno, ma perché Lui, come me, fa così: non offre qualcosa, ma offre solamente la sua vita, cioè se stesso.

Ecco perché Gesù chiede ai suoi di allenare lo sguardo per sapere vedere il granellino di senape e non il cedro del Libano: questo lo sanno fare tutti. Ma cogliere quel Dio che si offre al posto di chiedere offerte, quel Dio che serve e non chiede di essere servito, beh, questo è solamente per chi sa leggere e ascoltare il Vangelo, cioè lo stile di vita del Maestro.

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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