lunedì 21 marzo 2022

Buongiorno mondo!

"Padroni" di Dio



Lc 4, 24-30

“ (…)All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno (…)”.


Gesù ha appena ricordato ai suoi compaesani che essi non possiedono l’esclusiva di Dio: nessuno può vantare “diritti d’autore” nei confronti di Dio. Nessuno può dire che Dio è “fatto” in un certo modo e che il diritto di affermare questo è proprio solo di qualcuno. Come i compaesani di Gesù ci siamo, in una certa qual misura, “impossessati” di Dio, della sua Parola, della sua azione, escludendo tutte e tutti coloro che non rientrano nella nostra visione di Dio stesso. Ecco lo “sdegno” che monta come una marea impossibile da arrestare, ecco il “santo zelo” che genera il fondamentalismo integrista, perversione della religione e dell’esperienza di ogni fede.

Dopo venti secoli di cristianesimo fatichiamo ancora a comprendere che l’unico capace di rivelare il volto autentico di Dio è Gesù di Nazareth. L’avevano capito le prime comunità cristiane e ce lo hanno comunicato nei testi evangelici. Quale voce lasceremo nella storia? Il grido sdegnato di chi è sempre e solo contro o l’annuncio gioioso di un Dio che in Gesù si rivela Padre dell’umanità? Lasceremo parole rabbiose che escludono e costruiscono muri, o piuttosto parole condivise di misericordia che aprono strade di umanizzazione?

L’umanità è già troppo “rintronata” dal rumore della violenza e dell’ingiustizia: riserviamo piuttosto il nostro “sdegno” per tutto ciò che offende la dignità dell’uomo e non per salvaguardare quegli idoli muti che ci siamo costruiti a difesa delle nostre idee su Dio. Non possiamo possedere Dio: è Lui che possiede noi. Facciamocene una ragione.

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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