Autenticità
Mt 6,1-6.16-18
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
“State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.” (…)
Oggi, per le sorelle e i fratelli che sono di rito romano, inizia il percorso quaresimale. L’incipit del testo evangelico della liturgia odierna è un invito forte a liberarci dal demone dell'apparenza, dell'apparire a tutti i costi. È una sorta di dio Crono della nostra cultura che cresce i suoi figli con l'idea dell'apparire per esistere e poi se li mangia dopo averli illusi nel tritacarne delle apparenze, delle comparsate che contano, delle varie "isole" che promettono notorietà. La proposta del Maestro tocca invece il cuore dell'esistenza: vivere una vita che non è appariscente ma che, come seme nella terra, genera amore, apre percorsi di giustizia, invita alla solidarietà, lancia la sfida della preghiera, ossia del rinnovare la propria intimità con Dio per continuare ad assomigliare a Lui nella pratica del nostro amore. La quaresima non è dunque un tempo di mestizia e sconforto, ma una chiamata a rinnovare la nostra adesione alla vita, gettando via tutto ciò che ci appesantisce inutilmente, impedendoci di correre gioiosi verso la Pasqua, la festa della vita. Non è il tempo della mortificazione (il vangelo non chiama a mortificarci, ma a "vivificarci"), ma il tempo in cui rinnoviamo la nostra scelta della fatica personale del crescere, la scelta di essere gioiosi ma seri, la scelta di essere e non di apparire, la scelta di vivere e non di lasciarci vivere.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona Quaresima.
L' autenticità, forse sta nel segreto del nostro cuore.Agli altri posso mostrare quello che voglio, ma nessuno mai potrà vedere se il mio cuore è in tumulto.Non voglio disperdere energie per tenere sotto controllo ciò che intendo nascondere.Desidero quella sana inquietudine che mi tenga sempre in ascolto di ciò che è essenziale per la vita,per fare trasparire la vera me.
RispondiEliminaGrazie don Luciano che inquieti le nostre giornate con le tue riflessioni
Sulla scia delle frasi di don Luciano,riprendo un vecchio scritto di Paolo Squizzato, per augurarci una quaresima di gioia nella quale “il compito” da svolgere è quello di assomigliare al Padre nella Misericordia!Marilisa
RispondiEliminaBuongiorno, a volte però è difficile non dire alla sinistra ciò che fa la destra. Se non racconto la mia esperienza, come posso tentare di coinvolgere altre persone nelle mie azioni di volontariato? Come fare a testimoniare senza raccontare?
RispondiEliminaForse è la cattiveria degli altri a vedere l'ostentazione. Per me è solo orgoglio di essere cristiano.