mercoledì 23 agosto 2023

Buongiorno mondo!

Braccini corti… cuori piccoli


Mt 20,1-16

 "Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?". 



Nella parabola degli operai inviati a varie ore nella vigna, quel "invidioso" finale non è del tutto corretto, per quanto ci possa stare. Il padrone chiede se "il tuo occhio è malvagio", che nella Bibbia indica la taccagneria, l'avarizia, il "braccino corto" insomma. La parabola invita ancora un volta, e in maniera forte, ad abbandonare la categoria del merito per entrare in quella della gratuità (detto in altri termini, a passare dalla religione alla fede). 

Davanti al "padrone della vigna", una volta accettato l'invito a lavorare, non possiamo vantare alcun merito (merito ha la stessa radice di meretricio, e qui la cosa si fa divertente... se penso a tutte le parole udite in questi anni nelle nostre chiese a proposito del "meritarsi" l'amore di Dio, perché a fronte di questa parabola allora facciamo professione di fede in un Dio ingiusto: qualcuno il Suo amore se lo deve meritare sudandoselo, altri lo ricevono praticamente gratis, senza fatica alcuna.. quanti occhietti "cattivi" in circolazione...). Il Maestro invita i suoi, cioè noi, a uscire da quella religiosità del "do ut des" tanto mortificante e avvilente per la nostra dignità di uomini e donne (come può essere mortificante e avvilente qualsiasi forma di meretricio) e a entrare nella libertà che nasce dalla gratuità e dalla coscienza di lavorare con il Padre alla realizzazione del suo sogno, del suo progetto di umanità. 

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

1 commento:

  1. Lavorare alla realizzazione del Suo progetto di umanità …il quale non darà vantaggi a Dio,ma se ci impegniamo a costruirlo dà “più vita”a noi umani ,da’ felicità, da’gioia!Marilisa

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