giovedì 3 agosto 2023

Buongiorno mondo!

Cose nuove e cose antiche



Mt 13,47-53


(…) Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».



Sottolineo come, secondo logica, Matteo avrebbe dovuto dire "cose antiche e cose nuove". Ha commesso un errore, una distrazione? Non credo proprio, vista l'accuratezza e l'attenzione che pongono gli evangelisti nello scrivere i loro testi. Matteo ha voluto ribadire alla sua comunità che il criterio interpretativo della tradizione, di tutto ciò che la storia racchiude, è rappresentato da Gesù, la "novità di Dio nella storia" cui "le cose antiche" vanno subordinate. 

È una bella provocazione per noi e per le nostre comunità che continuano ad arrancare nel tentativo (quanto mai vano) di riproporre, anche con un linguaggio ormai desueto, l'esperienza della fede in Gesù. Ecco allora sorgere la presenza di "scribi" che fanno della tradizione un assoluto intoccabile e, paradossalmente, perdendo in questo modo di vista ciò che è il cuore dell'annuncio della fede, ossia la persona di Gesù. Assistiamo così al ritorno in forze di espressioni della fede che hanno solamente il sapore della nostalgia, come la celebrazione della messa secondo il rito preconciliare (e bisognerebbe chiedersi anche quale ecclesiologia si nasconde dietro a tali "nostalgie": quale immagine di Chiesa si vuole proporre? Mah...). 

Abbiamo davvero bisogno di "scribi-discepoli del Regno" che sappiano ridarci il sapore della novità del Dio di Gesù, e non di "scribi" che sono rimasti prigionieri di una tradizione fine a se stessa (e che spendono le loro energie in un "accanimento terapeutico" esibito per mantenere in vita una religione ormai definitivamente irrecuperabile). Gesù stesso l'ha detto: "cose nuove e cose antiche". Il criterio è questo. Solo così l'Eucaristia acquisterà di nuovo il sapore di un buon pane fresco offerto per la vita del mondo. 

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

Nessun commento:

Posta un commento