Buongiorno
mondo! Se Erode cerca di vedere Gesù per gli scopi suoi, anche Gesù vuol
sentire cosa ha capito la gente di Lui a partire dalla predicazione effettuata
dai Dodici. Tra le varie risposte, arriva laconica anche la risposta alla
domanda più diretta (Lc 9,18-22) "Ma voi chi dite che io sia?": "Tu sei il
Messia". Allegria, direbbe il vecchio Mike, ci hanno preso. Finalmente
anche i suoi cominciano a capire....ma... aspetta un attimo. Di quale Messia
stiamo parlando, Maestro? Tu sei quello giusto, vero? Sei quello che
ridarà gloria al nostro grande regno, cacciando questi porci di Romani, vero? E
quando a Gerusalemme avrai preso il potere, noi saremo lì, noi che ti abbiamo
seguito, saremo lì a spartire il bottino con te, vero Maestro? E finalmente
saremo noi a mettere in croce tutti questi puzzoni che ci hanno schiavizzato,
insieme ai loro tirapiedi (Matteo avverti i tuoi compari che la ricreazione è
finita, stiamo venendo a prenderli!!!). In mezzo a tanta baldoria, ecco cadere
le parole del Maestro, che rifiuta di chiamarsi Messia proprio per evitare
fraintendimenti: "Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere
riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a
morte e risorgere il terzo giorno". Immaginate la scena: silenzio
tombale... qualche sguardo sottecchi che cerca altri sguardi per capire... ma
come, non era Lui? Pietro che fa cenno agli altri: che volete da me? Chill' no
sta bbuono! E noi quale risposta diamo? Quali attese si celano dietro il
"nostro" Gesù? Quale Dio ci svela questo Maestro tanto fuori dalla
righe? Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Nessun commento:
Posta un commento