Buongiorno mondo!
"Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva" (Lc 4,38-44). Le
narrazioni evangeliche, per quanto profondamente segnate dalla fede del
narratore e della comunità in cui nascono, ci permettono di avvicinarci allo
stile di vita di Gesù. In particolare, oggi, Luca fissa il suo obiettivo sulle
mani di Gesù. Le sue mani sono mani che guariscono, aprono alla vita, riportano
speranza. Sono mani che comunicano vita, sempre.
È una bella icona
della comunità cristiana in generale e un'ispirazione per ognuno in
particolare. Dentro le profondità della storia, storia sovente segnata da
fragilità, da pesantezze, da durezze a volte indescrivibili, caliamo le nostre
mani affinché, attraverso le nostre, il Maestro faccia sentire ancora la
presenza guaritrice delle sue. Prestiamo le nostre mani a Lui perché di nuovo
possa abbracciare, benedire, consolare, afferrare chi sta affogando in
quelle onde di dolore che spesso si
infrangono nelle nostre vite. Con Lui e come Lui non siamo mani che arraffano,
schiacciano, torturano, sfruttano. Non siamo mani viscide che vivono del misero
gioco del do ut des. Le nostre carezze non hanno secondi fini; i nostri
abbracci non sono spire soffocanti.
Le nostre mani,
nelle Sue e con le Sue, diventano porte che si aprono, calore che rianima,
sostegno che allontana ogni solitudine. Per oggi abbiamo forse poco da offrire,
ma le nostre mani nelle Sue diventano sorgenti di benedizione e di vita.
Lasciamo che il suo stile educhi le nostre mani. Un abbraccio a tutte e a
tutti. Buona vita.
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