Buongiorno
mondo! Il vangelo, nella festa dei Santi Simone e Giuda di oggi, ci racconta
che "...tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza
che sanava tutti" (Lc 6,12-19). Mi sono spesso chiesto cosa fosse questa
misteriosa "forza" che promanava dalla persona del Maestro. Io credo
sia la forza della vita, una vita vissuta totalmente dentro l'amore. È la forza
della vita che, come un flusso continuo, passa dal Padre a Gesù alle persone
che egli incontra e che accettano di entrare in questo flusso dove la vita
non viene artigliata e tenuta per se stessi, ma continuamente donata. A chi
accetta di mettere sul piatto tutta la propria esistenza in un dono continuo,
il Maestro mostra come questa non si esaurisca, ma continui invece a rifiorire
e a generare nuova vita attorno, "sanando tutti". Gesù non mette in
atto delle mediazioni di tipo rituale, liturgico, o delega a degli addetti
specifici la capacità di far passare o meno questa "forza" che risana
e fa rivivere. Chiede semplicemente di entrare nel gioco dello scambio
gratuito: accogliere la vita, l'amore che il Padre continuamente riversa in noi
e lasciare che scorra verso i fratelli e le sorelle che incrociamo ogni giorno.
Il resto verrà dopo. Fino a quando la comunità cristiana sarà più preoccupata
di stabilire le "regole" con le quali "sanare" le varie
situazioni, fino a quando il tempio avrà più spazio e importanza del cuore del
Padre, fino a quando la legge avrà la meglio sullo Spirito, la
"forza" risanante del Padre resterà bloccata in attesa di uomini e
donne che accettino in primo luogo di seguire la via del Maestro. Solo allora
la comunità diverrà lo spazio dove la forza della vita si manifesterà e ognuno
potrà "toccare" con mano la sua forza liberante e vivificante. Un
abbraccio a tutte e a tutti. Buona giornata.
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