Buongiorno
mondo! Alla folla che lo seguiva, per i motivi più svariati, il Maestro lancia
questa sfida: "Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del
cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?" (Lc 12,54-59). È una
richiesta perentoria di discernimento e di scelta. Con Lui non si può restare
alla finestra, non si può dire: "Si...ma", non si restare con il
piede in due scarpe. In altre parole, questo per il Maestro è tempo di scelte,
di prendere posizione, di non nascondersi dietro quei mille "si è sempre
fatto così", dietro quella falsa obbedienza che è riverente ma non
rispetta e non aiuta a crescere, dietro il paravento di una religione che
assurge a pia pratica senza nulla toccare dei miei "buoi, campi o
affari" che siano. È tempo di capire che il Regno sta crescendo e che
niente lo può arrestare: non sarà eccelso come un "cedro del Libano",
sarà solo un "arbusto di senape", ma cresce, si espande, tocca i
cuori e trasforma vite. Non è quindi più il tempo del Gesù come Dio, ma del Dio
come Gesù. È il tempo della novità coraggiosa, della fraternità che nasce
dall'accogliere un Dio che mi offre se stesso e mi chiede di entrare in una
relazione nuova con Lui talmente forte da poter cambiare la mia relazione con
gli altri. È il tempo dell'amore gratuito, del perdono offerto perché ricevuto,
del servizio che sostituisce il potere, della condivisione generosa che prende
il posto del possesso sfrenato, della giustizia che nasce dalla misericordia. È
il tempo del Regno. Qui stanno le uniche e autentiche "sentinelle":
coloro che scrutano i segni dei tempi e indicano la direzione del Regno con
fiducia e coraggio, e non corrono a chiudere porte, a innalzare bastioni, ma
invitano ad entrare senza paura alla festa del Regno. È tempo di comprendere,
con papa Francesco, che non siamo “in un’epoca di cambiamenti, ma in un
cambiamento d’epoca” e a questa nuova epoca dobbiamo “rendere ragione della
nostra speranza”. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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