martedì 8 ottobre 2019

Buongiorno mondo


Buongiorno mondo! Oggi il testo evangelico ci propone il quadretto del Maestro accolto in casa da due sorelle, Marta e Maria (Lc 10,38-42) (identificate spesso e volentieri anche come Marta che parte in quarta e Maria che fa la pia!). Conosciamo il fatto: l'una entra subito in azione con partenza a razzo per accogliere l'ospite, l'altra resta seduta ai piedi del Maestro per ascoltarlo. Spesso nella Chiesa sono state prese a modello l'una della casalinga (e infatti ne è diventata la patrona!), della donna di azione, di quella parte della Chiesa che lavora sul campo, e l'altra della via contemplativa, di coloro che nella Chiesa stanno ai piedi del Maestro e pregano, ascoltano e via dicendo. Già, ma come la mettiamo col fatto che Gesù dice che Maria, la seconda, "si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta"? E qui partono le giravolte interpretative, le piroette esegetiche per dire che, sì, no, però non è che Gesù squalifica Marta (se no le buone suore dell'asilo come le giustifichiamo? e tutti quelli impegnati attivamente?), solo che ci dice di non cadere nell'attivismo, che comunque la sua parola è sempre più importante, ecc... Già, ma Gesù questo l'ha già detto in maniera chiara, ed esclusiva: "non chiamate nessuno maestro, perché uno solo è il vostro Maestro e non chiamate nessuno col nome di padre, perché uno solo è il vostro Padre..." (infatti nella formazione alla vita religiosa noi, puntualmente, ci siamo inventati il Padre Maestro, proprio come voleva Gesù; oppure abbiamo il Padre spirituale.... 2000 anni di vangelo e ancora....). Torniamo a Marta e Maria. A mio parere le cose stanno così: Gesù elogia Maria perché si è presa la libertà di uscire dagli schemi, la libertà di scegliere. Marta è rimasta impastata nell'immagine della donna dell'epoca: Kinder, Küche und Kirche: le tre K dei tedeschi: Figli (da fare), Cucina (da accudire), Preghiera e pulizia della Chiesa! Per Marta non c'è altra via che osservare la tradizione che impone alla donna di restare in disparte, a servizio, consapevole che la Tradizione dice che "è meglio bruciare la Torah piuttosto che insegnarla a una donna!". Maria si sceglie la parte "migliore" che è la via di libertà e dignità proposta dal Maestro, e questa non le sarà tolta perché non è un regalo che viene da altri, ma una conquista che nasce dal cuore e genera a sua volta vita nuova. Maria rappresenta, a mio parere, tutte e tutti coloro che nella Chiesa oggi tentano, ripartendo dalla voce del Maestro, di ridare ossigeno alla Tradizione togliendole di dosso quella muffa che la soffoca, quella muffa che confonde le tradizioni religiose con la Tradizione, la quale ha sempre a che fare con la fede e non con la religione. Per questo motivo mi pare opportuno ribadire che la Tradizione autentica non è quella specie di processo di restaurazione che vagheggiano quelli che aspirano al ritorno di una “christianitas” che oggi sarebbe anacronisticamente ridicola! Ce l’ha ricordato Francesco ieri: prudente audacia, guidati dal fuoco dello Spirito. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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