lunedì 11 novembre 2019

Buongiorno mondo!


Buongiorno mondo! "Gli apostoli dissero al Signore: «Aumenta la nostra fede!»" (Lc 17,1-6). E il Maestro risponde con un paradosso: una fede grande quanto un granellino di senape basterebbe per fare cose grandi. Spesso mi sento dire dalle persone che incrocio che "io non ho il dono della fede", "beato te che puoi credere...", "a me Dio non m'ha fatto questo dono", "per me la fede è credere in... tutto, nella natura, nel cosmo... ecc...", "ah guarda, fosse per me la fede ce l'avrei, ma con questa chiesa di mezzo, no, non si può credere" o la versione che recita "ma come fai a credere in un Dio che permette tutti questi mali?". È curioso: sono tante espressioni accomunate dal verbo credere. Vero, quando si parla di fede vuol dire che ci si fida di qualcuno e si crede a quel che questi dice. Ma io credo che la fede, almeno la mia, che sento in sintonia con quella di Gesù (già anche Lui era un credente), contenga anche la coniugazione di un altro verbo: accogliere. Se consideriamo la fede alla stregua di un dono, allora credo siamo in presenza di un dio ingiusto, che si diverte a giocare alla lotteria per distribuire i suoi doni. Il Padre/Madre chiede, invece,  di essere accolto, e questo è possibile a tutti, nessuno escluso. Non vi sono criteri, leggi, requisiti particolari per accogliere un Padre/Madre che vuole condividere con me la sua passione per la vita e mi chiede di assomigliare a Lui in questo perché altri possano conoscerlo. La "conversione" non è causa della fede, ma una conseguenza dell'aver accolto il Padre/Madre e il suo amore che si manifesta nelle persone che incontro e che hanno accettato tale proposta di vita: assomigliare a Lui per manifestare Lui. Quindi, inutile andare in cerca di Dio qua e là, trovarsi mille padri spirituali (ma Gesù non aveva detto: Non chiamate nessuno "padre", perché uno solo è il Padre vostro"?), e non rendersi conto che Lui si manifesta nella sorella o nel fratello che hanno scelto la sua via, cioè Lui stesso. "Aumenta la nostra fede" è chiedere di rafforzare questa capacità di amare assomigliando al Padre/Madre; non è certo restare in ginocchio con la frusta in mano a chiedere perdono dei peccati e correre in ogni santuario in cui appaiono santi e madonne a iosa per proclamare in crociata la propria "fede": questo non è il Dio di Gesù Cristo, non è il mio Dio, non è il Padre/Madre che ci accoglie come figli chiedendoci di lavorare con Lui alla creazione della nuova umanità. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita (e scusate la prolissità).

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