mercoledì 6 novembre 2019

Buongiorno mondo


Buongiorno mondo! "Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo" (Lc 14,25-33). Qualcuno alza le mani scandalizzato a causa della crudezza del verbo "odiare", ma sappiamo essere un semitismo per dire di "amare meno", per cui potremmo anche tradurre con la CEI così "Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo”. il Maestro ci ricorda che la famiglia, le relazioni familiari, nel Regno, assumono caratteristiche diverse, diventano spazi che aprono al Regno e alle sue evangeliche "follie", si trasformano in percorsi che aprono alla comunità evangelica, dove "tra loro non vi era nessuno che fosse nel bisogno"; le relazioni familiari hanno bisogno di essere umanizzate dalla presenza di persone che sanno dare la vita, cioè comunicare vita, facendo saltare quegli schemi spesso soffocanti fatti di immagini fisse e immutabili nel tempo, immagini che vedono un padre spesso padrone, una madre non sempre valorizzata nella sua dignità di donna, e via discorrendo. Essere una famiglia evangelica è saper creare dentro e attorno a sé stessa dei percorsi dove le Beatitudini diventano possibilità di vita nuova e il Regno una costante presenza visibile che chiama alla vita e fa crescere l'umanità. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

P.S. Slogan quali “Dio-Patria-Famiglia” fanno parte di quelle offerte pseudo-politiche che sono come i pellegrinaggi con vendita di materassi e padelle: nulla a che vedere con il messaggio e lo stile di vita di Gesù.

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