Buongiorno
mondo! La bellezza della strada che il Maestro propone per costruire
quell'umanità che è sempre stata il sogno del Padre, è di una semplicità
disarmante: "Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi
invece la perde la salverà" (Lc 17,26-37). Tutto qui. Bella roba, mi dirà
qualcuno, ma il nostro tempo vive quasi esattamente il contrario. Ho anche io
gli occhi e mi rendo conto che il nostro mondo è sempre più nelle mani di lupi
rapaci e famelici che farebbero di tutto per il profitto a tutto campo,
per il potere che viene dall'avere. Ormai è sempre più evidente che l'arte del
far crescere la polis è solo vecchiume: parafrasando la frase di un film
verrebbe da dire: "E' la finanza, bellezza, e tu non ci puoi fare
niente". E anche riguardo la Chiesa, si sa, quando fuori piove... dentro
almeno pioviggina! Eppure la via del Maestro pare davvero essere l'unica se
vogliamo davvero umanizzarci. Non nel possesso a tutti i costi, ma nella
condivisione. Non nel potere con ogni mezzo, ma nel servizio al benessere
altrui. Perdere la propria vita è credere davvero che non è tenendola stretta
che essa si preserva o aumenta, ma il contrario. Quanto più fai circolare vita,
tanto più essa ti viene ridata. Quanto più fai circolare amore, la tua capacità
viene aumentata. Mentre se cerchi di preservarti, di badare solo a te stesso,
chiudendo fuori tutto e tutti, anzi, buttando a mare chi ti è di ostacolo, la
tua vita diviene sterile, un'inutile monumento a un egoismo che genera solo
morte. E tutto questo è possibile a tutte e a tutti. È una via possibile a
tutta l'umanità, quell'umanità di figli e fratelli che il Padre ha da sempre
nel cuore, è la sua "idea fissa" e Lui continuerà a lavorare per
questo. Ci saremo anche noi? Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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